Come hai vissuto questa stagione 2024 attraverso il tuo obiettivo?
Ciò che ancora mi motiva dopo 28 stagioni è catturare e trascrivere le emozioni. Il mio lavoro mi dà una reale vicinanza ai piloti, sia nella vittoria che nella sconfitta, che mi permette di catturare le loro emozioni in questo momento, senza interferire. Nel modo in cui mi avvicino a loro e nella scelta delle lunghezze focali che utilizzo, cerco di avvicinarmi il più possibile a loro. Cerco sempre di trasmettere l'emozione prima ancora di pensare a descrivere la scena. Stabilisco una certa distanza con i piloti per poter rimanere trasparente in ciò che catturo.
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Questa stagione è stata particolarmente notevole con Lando Norris. Mi piacciono le persone che non sono infallibili, che non hanno filtri. E, in effetti, questa stagione sono stata segnata dal volto di Lando Norris. Percepisco tutto quando lo fotografo. Lando, che avrebbe potuto diventare campione del mondo nonostante piccoli errori, emana un'autenticità che mi ha toccato profondamente. Al contrario, Max Verstappen, di cui ammiro il talento, prova emozioni molto più difficili da catturare. Per me, la vittoria della McLaren ad Abu Dhabi ha superato il titolo di Max in termini di intensità emotiva. Questo illustra chiaramente il contrasto tra due aspetti essenziali della mia stagione: un forte legame con l’emozione di un pilota come Lando, e la sfida di trascrivere quella di Max che vince il titolo.
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