Non ci sarà alcuna gara Sprint a Las Vegas, almeno nel prossimo futuro. La Formula 1 ha detto che l'idea era stata studiata ma alla fine respinta, mentre quest'anno sono già state organizzate due gare Sprint negli Stati Uniti, a Miami e poi ad Austin. “Penso che una delle grandi lezioni dell’anno scorso sia l’incredibile qualità delle corse. Siamo totalmente a nostro agio nel lasciare che Austin e Miami si occupino dello sprint, perché comunque c’è così tanto da fare e siamo davvero in un’ottima posizione”.ha spiegato Emily Prazer, direttore commerciale della Formula 1, in vista del Gran Premio di Las Vegas.
Ricordiamo che Liberty Media è proprietaria delle strutture del circuito che si snoda attraverso Sin City ma anche promotrice del Gran Premio di Las Vegas. Secondo Emily Prazer, organizzare una gara Sprint il giorno prima del Gran Premio significherebbe chiudere diverse strade per un periodo più lungo, cosa che farebbe arrabbiare la gente del posto e i turisti già riluttanti dopo una prima edizione complicata in termini di organizzazione del traffico. In caso di gara Sprint, il circuito di Las Vegas dovrebbe essere aperto e chiuso in 42 luoghi diversi durante la giornata.
“Penso che aggiungere uno sprint creerebbe anche un po’ di nervosismo: potremmo riparare la pista abbastanza velocemente se dovesse succedere qualcosa? Ero a Singapore durante la gara e ho parlato con il promotore, che ha detto: “Non capiamo come si apre e si chiude la pista in questo modo”. Tengono le strade chiuse per sette giorni. Riesci a immaginare noi, il consiglio comunale, che chiudiamo le strade per sette giorni? Questo non accadrebbe mai, letteralmente, mai”ammette il direttore commerciale della F1.
Quest'anno Las Vegas potrebbe essere il teatro dell'incoronazione di Max Verstappen, che ha un primo match point per vincere il suo quarto titolo di Formula 1 contro Lando Norris. Liberty Media spera che questa seconda edizione del Gran Premio di Las Vegas si svolga senza intoppi: l'anno scorso scoppiarono diverse polemiche, in particolare dopo la cancellazione di EL1 in seguito allo sgancio di un tombino che aveva colpito la vettura di Carlos Sainz, mentre EL2 – posticipata di 2h30 – si è svolta a porte chiuse dopo l'evacuazione degli spettatori “per motivi logistici”. Un collettivo che rappresentava più di 35.000 spettatori ha quindi deciso di citare in giudizio gli organizzatori del Gran Premio.
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