La Casa tedesca non è ancora ufficialmente coinvolta nella Formula 1 e ha già venduto il 40% delle azioni del Gruppo Sauber, la struttura che ospita il suo progetto, a un fondo di investimento del Qatar.
Secondo quanto riferito, Audi ha venduto una quota di minoranza nella squadra a investitori del Qatar con un'opzione per prendere il controllo della società a medio termine, forse già nel 2026, attraverso un discreto patto tra azionisti.
Si tratterebbe di QSI (Qatar Sports Investments), molto nota in Francia per essere proprietaria della squadra di calcio del PSG. L'annuncio di questo accordo dovrebbe avvenire in occasione del prossimo Gran Premio del Qatar, alla fine del mese.
Ulteriori speculazioni, secondo la rivista tedesca Auto Motore e Sportcredono che il fondo sovrano del Qatar potrebbe offrire opportunità di sponsorizzazione redditizie alla squadra.
Mantenere le apparenze
Per il giornalista Ralf Bach (F1-insider), i quattro emblematici anelli Audi non saranno più altro che una semplice copertura per nascondere la vera identità del proprietario della scuderia. Un esercizio di pubbliche relazioni, in realtà, per mandare il messaggio che la Formula 1 non sarà costosa per la Casa, alle prese con grandi difficoltà finanziarie e operative.
In Europa, infatti, il mercato delle auto elettriche non decolla e il gruppo Volkswagen, di cui il Qatar è già partner al 20%, può vedere l’entità del danno solo a livello commerciale. Ciò ha costretto VW a chiudere tre stabilimenti in Germania, un evento senza precedenti, mentre Audi ha già annunciato l'abbandono del sito di produzione del SEV elettrico Q8 E-Tron a Bruxelles per il prossimo marzo.
Il Medio Oriente si sta posizionando
A buon punto nell'acquisizione del 100% delle azioni della Sauber Motorsport, l'Audi non può più tirarsi indietro nonostante le critiche dei potenti sindacati tedeschi. In questo contesto, il rafforzamento costituito dall'ingresso di QSI nella capitale è ben accetto, poiché i qatarioti desiderano stabilire una presenza a lungo termine nella F1.
Un altro stato del Golfo ha recentemente lanciato un'offerta pubblica di acquisto per McLaren Automotive, la filiale che progetta e produce le GT del marchio, in questo caso Abu Dhabi, il cui fondo CYVN ha apportato la liquidità necessaria e detiene ora una quota significativa del gruppo McLaren, controllato dal sovrano del Bahrein. Fondo e proprietario della filiale McLaren Racing che gestisce in particolare il team di Formula 1 ma anche i team IndyCar, Formula E ed Extreme E.
