Aurélie B. e i cento milioni di euro rubati, la spirale infernale di un truffatore dedito al denaro

Aurélie B. e i cento milioni di euro rubati, la spirale infernale di un truffatore dedito al denaro
Aurélie B. e i cento milioni di euro rubati, la spirale infernale di un truffatore dedito al denaro
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INDAGINE – Per anni, chi la conosceva o chi aveva defraudato sapeva che era intrappolata in una spirale pericolosa. Prima del suo soggiorno al Kiabi, Aurélie B. veniva già descritta come una manipolatrice a volte ostinata, a volte una vittima sopraffatta dalla sua dipendenza.

Senza dubbio è suo “posa incredibile” cosa che ha impressionato Julie*. O forse “il suo carisma”, “il suo picchiettio”, quando ha incrociato la sua strada con Aurélie B., questa donna bruna alta e calda con un look da jet-setter, nel 2018 a Parigi. “Ha detto che aveva lasciato Bordeaux perché aveva fatto il suo “tour di lavoro” a Cultura. Che aveva mantenuto ottimi rapporti lì”ricorda Julie*. “Ha parlato anche del suo primo grande amore, un calciatore professionista, e di suo padre, un ricco proprietario di vigneti di Bordeaux. Dalla sua vacanza in Corsica. Delle sue amicizie con le mogli di calciatori famosi”.

Tuttavia, tra due conversazioni che Julie ascolta con un orecchio, si chiede. “Mi sono detto: ‘Sembra che faccia la bella vita, conosca tutta l’élite. E anche quelli del calcio. Allora cosa ci fa qui? Single, in un bilocale arredato Maison du Monde e Ikéa, in affitto in periferia, e semplice impiegato in una tesoreria?»

Da molto tempo la vita di Aurélie B., 39 anni, è così: rubare e mentire. Mentire e rubare. Inganna chi ti circonda creando una leggenda impreziosita da alcune verità. E così vivere ai margini, vigile e sempre stretto alle strette dal buco dei propri debiti, come chi lo ha saputo e chi Le Figaro ha potuto interrogarsi, e diversi atti giudiziari lo attestano. La donna accusata ora di appropriazione indebita di 100 milioni di euro al Kiabi aveva iniziato questa fuga a capofitto alla Cultura tra il 2006 e il 2017 a Bordeaux, poi all’Organization et Développement (la tesoreria del gruppo Omnes Education, ex-INSEEC) a Parigi , e infine a Kiabi.

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