In uno degli edifici del Centro Artigianale Rebouc, che ospita “Culture Son” dal 2010, Yvette, Manu e Hervé (Léon), ci presentano le loro attività.
Se all’inizio dell’avventura, Yvette e Manu, musiciste e cantanti, si sono spostate verso la musica attuale, con il tempo, l’esperienza, le tournée nazionali e internazionali, la prova della realtà del Covid, si sono orientate diversamente. “Non volendo essere compartimentalizzati, ci siamo aperti al campo delle possibilità.” È così che, con la complicità di Hervé, si evolvono verso la street art, il palcoscenico, il teatro, l’arte circense… Un fertile crogiolo, tra cultura e suono.
Gli scambi fertili e umoristici, i comuni valori umanistici, la preoccupazione per l’ambiente, la conoscenza e la cultura dei repertori musicali e teatrali, hanno ora guidato la missione di sensibilizzazione alla raccolta differenziata, e al recupero di vari materiali a cui dare nuova vita per accompagnare i loro messaggi. Un insieme meraviglioso che unisce musica e performance scenica. Si avverte in loro questa intenzione di colorare e ravvivare la strada, e non ci resta che vedere dove si trovano, magari troppo a nord della nostra regione occitana, quando potremmo goderceli più vicino a casa. il nostro territorio pirenaico e mediterraneo! Ed è un peccato che in Occitania si possa ottenere un aiuto del 40% per i comuni con meno di 5.000 abitanti per gli ordini regionali… Questa società di intrattenimento professionale porta la sua gioia, il suo buon umore, il suo umorismo, la sua tenerezza, la sua cultura…
I loro progetti si sviluppano sempre di più, osando nei volumi, che spaziano dal su commissione al “fuori progetto”. “Per farcela oggi, devi essere proattivo, essere due mosse avanti come negli scacchi.” E sanno come farlo! Natale o Halloween per esempio, feste tradizionali in cui daranno sfogo alla loro fantasia nell’allestimento degli spettacoli. Il Centro Artigianale di cui hanno acquisito parte diventerà ora un Centro Artistico
I nostri tre compagni soci associati sono veri sostenitori della cultura nel senso ampio del termine, una cultura accessibile a tutti, qualunque sia la loro età, la loro estrazione sociale, il loro habitat. Dare o restituire questa cultura del suono e della scena è “sviluppare il territorio, le sue scuole, le sue istituzioni sociali o medico-sociali, le cerimonie pubbliche”, e tutto questo in colorati cortei festosi dove ognuno ritrova un momento della sua vita.
Agire nei nostri territori, in piazza, significa mostrarsi “artigiani dell’Arte della cultura”, rivolti al pubblico, qui e altrove, per mostrare che ci sono messaggi da indossare, da condividere come cernita selettiva, ma anche ben oltre, per portare una cultura popolare, valore fondante dell’associazione, per una cultura giusta, frutto della condivisione, “perché tutto è condiviso”.
Passeggiate nel loro sito, scoprite la loro immaginazione, la loro musica, i loro giochi, i loro strumenti sorprendenti e straordinari come la TriCyclette, quelli che verranno come un sottomarino dove si troveranno i marinai-musicisti. Compongono un campo romantico che non ha nulla da invidiare al Minotauro… La loro prossima produzione sarà Lacrymas Maris.
Informazioni allo 05 62 98 78 24, presso [email protected] e su www.cultureson.fr