Naturalmente non era solo un narratore, di quelli che riempiono le stanze. Piuttosto, ha consegnato atmosfere, impressioni di storie. Ma David Lynch era un regista fondamentalmente americano, forse anche più di altri.
L’America di Lynch è quella del mito che si sgretola, certo, ma anche quella delle strade e delle auto che lo hanno costruito. Auto e nastri d’asfalto inseparabili dai suoi film.
Pensiamo a Mulholand Drive, il suo film più enigmatico, certo, ma anche e soprattutto questa leggendaria strada di 34 chilometri che sale dalle spiagge di Los Angeles fino alle vette sopra Hollywood. È su questa strada che troviamo i famosi belvedere dove, al calar della notte, le auto parcheggiano sopra la città illuminata, dove gli innamorati si baciano davanti a uno spettacolo che non potrebbe essere più cinematografico.
La Ford Thunderbird, da Lynch a Ridley Scott
Ma Lynch è, ovviamente, anche Sailor & Lula, e gli altri suoi amanti in fuga che attraversano il paese a bordo della loro Ford Thunderbird del 1966. Un modello preferito del cinema americano, e non il peggiore, visto che lo ritroviamo in Thelma & Louise di Ridley Scott e In Outsiders di Coppola.
Ma più di ogni altra cosa, Lynch amava stravolgere i miti del suo paese. Quindi, in A True Story, nel 1999, il suo personaggio parte effettivamente per viaggio su strada. Ma non in macchina, la sua vista scarsa gli impedisce di guidare. Quindi, essoÈ a bordo di un tagliaerba semovente che percorrerà i 400 km che lo porteranno da suo fratello. Il suo vecchio tosaerba è rotto, lo sostituirà con un John Deere. Molto più chic.
L’auto, per l’autore della serie Twin Peaks, non era solo una potente macchina da sogno, ma era anche, tra un film e l’altro, il mezzo per guadagnarsi da vivere. È così che, tra gli altri spot pubblicitari, ha realizzato quello della CRV in stile americano, la Honda Passport del 1997.
Un momento in cui le pubblicità potevano essere strane
Nel 2002 fece anche uno spot per la piccola Nissan Micra, molto più bizzarro e lynchiano. Sorprendente? Non proprio. Jean-Luc Godard, ancora più ermetico, ha prodotto un mediometraggio commissionato da Darty.
La ventina di spot pubblicitari prodotti nel corso della sua carriera hanno permesso a David Lynch soprattutto di autofinanziarsi, in attesa di trovare budget difficili per grandi opere che non tutte hanno trovato il loro pubblico. Ma il cineasta 78enne, che viveva molto vicino a Pacific Palisades da cui è stato evacuato la settimana scorsa, non salirà più verso le curve di Mulholand Drive. Ci ha lasciato il 15 gennaio.