250 anni fa la prima biblioteca di Praga aprì le sue porte al pubblico

Furono il libraio Wolfgang Gerle e suo fratello Ondřej all’origine dei primi prestiti di opere letterarie e di giornali: trasformando parte del suo appartamento in via Karlova in una sala di lettura di giornali e riviste chiamata Sečtělý spolek (“Club degli eruditi”) , Wolfgang Gerle contribuisce a rendere la letteratura disponibile al grande pubblico. La sua libreria divenne poi un rifugio per gli amanti della letteratura.

Nel 1781 l’attività di suo fratello Ondřej, situata nella Piazza della Città Vecchia, divenne il primo prestito di libri e sala di lettura con licenza ufficiale. Gli interessati possono non solo prendere in prestito quotidiani e opere letterarie, ma anche partecipare alle aste di libri.

Censura e divieto

Tuttavia, l’attività delle sale di lettura pubbliche ha visto alcuni ostacoli frapporsi nel corso della storia. Nel 1798, per ordine della Cancelleria della Corte austriaca, furono chiuse tutte le sale di lettura pubbliche, poi bandite l’anno successivo, per timore del diffondersi di idee rivoluzionarie. Fu solo nel 1811 che l’imperatore Francesco I d’Austria ne autorizzò la riapertura… sotto lo stretto controllo delle autorità.

Successivamente, il Rinascimento culturale ceco segnò l’epoca d’oro delle biblioteche pubbliche: mentre nel 1848 esistevano solo 50 istituzioni di questo tipo, nel 1891 il loro numero salì a 465. La lettura divenne così uno dei passatempi più popolari, e ancora oggi le biblioteche ceche La Repubblica può vantare il maggior numero di biblioteche d’Europa.