Pubblicato il 18 gennaio 2025 alle 12:58 / Modificato il 18 gennaio 2025 alle 13:19
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La furia dell’America in uno spettacolo di febbre allucinatoria e che arriva al momento giusto. Avremmo infatti preferito che la creazione di Séverine Chavrier alla Comédie de Genève – a partire da questo sabato – non fosse così attuale. Ma mentre Donald Trump si prepara a prestare giuramento per la seconda volta, mentre nel paese di Elon Musk il mascolinismo fila liscio, mentre il razzismo continua a seminare scompiglio, William Faulkner e i suoi Absalon, Absalon!, pubblicati nel 1936, offrono una visione vertiginosa del male americano.
Lire Absalon, Absalon!, è assistere all’ascesa di Thomas Sutpen, all’arrivo di questo ambizioso pezzo di merda a Jefferson nel 1833, al suo matrimonio con Ellen Coldfield, dalla quale avrebbe presto avuto due figli, Henry e Judith. Fulmina, gronda di avidità, risplende, onnipotente costruttore del suo regno, questa immensa terra comprata da un indiano. Ma la guerra civile scoppiò nel 1861 e sconvolse il suo mondo e le sue speranze dinastiche.
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