Marc Dutroux fu soprannominato il “Mostro di Marcinelle”. L’uomo dal “profilo psicopatico”, ricorda il dottor Samuel Leisdtet in L’ora del criminesi è affermato negli anni come uno dei più grandi criminali della storia belga. Sarà allo stesso tempo assassino, stupratore, pedofilo e trafficante di droga condannato nel giugno 2004 all’ergastolo per un totale di sette vittime commesse dal giugno 1995 all’agosto 1996.
La sua storia criminale ha ispirato Il dossier Maldororfilm uscito nelle sale questo mercoledì 15 gennaio 2025. Il regista Fabrice Du Welz, torna per il suo decimo lungometraggio sulla storia di un criminale che ha segnato la metà degli anni ’90 in Belgio. Liberamente ispirato al caso, il film racconta la storia della scomparsa di due ragazzine per la quale Paul Chatrier (interpretato da Anthony Bajon), un gendarme spinto da una forte ossessione, si mette a caccia dell’uomo.
Una storia che ricorda il sparizioni di bambini in cui era coinvolto l’ormai 68enne criminale.
Assassino e reo di sequestro di persona recidivo
15 agosto 1996, Laetitia Delhez, 14 anni e Sabine Dardenne, 12 annidue adolescenti, scomparse da molto tempo, sono state ritrovate vive dopo una perquisizione della gendarmeria belga nell’abitazione di Marc Dutroux a Marcinelle, un sobborgo di Charleroi.
L’uomo è già stato condannato a 13 anni di carcere per il rapimento e lo stupro di cinque giovani ragazzee contemporaneamente alla moglie e complice, Michelle Martin condannata a cinque anni. Marc Dutrouc era dietro le sbarre da soli tre anni ed era in libertà vigilata al momento dei fatti.
L’affare Dutroux ha acquisito notorietà dopo altre quattro sparizioni. 17 agosto 1996, Julie Lejeune e Mélissa Russo, 8 annisono stati trovati morti in un’altra proprietà di Dutroux, a Sars-la-Buissière (Vallonia). La polizia non ha ancora finito la sorpresa. Un mese dopo e nello stesso posto, il 3 settembre 1996, i corpi di An Marchal e Eefje Lambrecks, di 17 e 19 annifurono ritrovati sepolti sotto una lastra di cemento.
Profondamente segnato da questa serie di vicende all’età di 20 anni, Fabrice Du Welz si è ispirato ad esso per creare il Dossier Maldoror. “Ho voluto fare una distinzione tra il caso dantesco Dutroux e il film che volevo fosse il più sincero possibile, con una dimensione emotiva e una dimensione catartica per i belgi, perché Credevo fosse fondamentale che la questione fosse risolta diversamente rispetto alla realtà”, confida del suo film.
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