Carcassonne. “Permettere a sempre più persone di scoprire i film”

Carcassonne. “Permettere a sempre più persone di scoprire i film”
Carcassonne. “Permettere a sempre più persone di scoprire i film”
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l’essenziale
La cerimonia di apertura della settima edizione del festival internazionale del cinema politico si è svolta questo giovedì 16 gennaio presso il centro congressi Dôme di Carcassonne. In termini di tema, i discorsi sono rimasti molto politici, evocando la trumpizzazione della società e populisti di ogni tipo.

Può il cinema offrire un altro sguardo alla politica? Si potrebbe credere ascoltando il valzer dei discorsi alla cerimonia di apertura della settima edizione del festival internazionale del cinema politico di Carcassonne. In un contesto di guerra, crescente sfiducia, “Trumpizzazione della società” Henzo Lefèvre, direttore dell’evento, ha parlato a lungo dell’attuale situazione nel mondo prima di rivolgersi al pubblico: “La vostra partecipazione dice molto. Se la sfiducia esiste, non significa strumentalizzazione totale della politica”ha sottolineato ai presenti.

Nel corso del suo intervento ha ripercorso anche le precedenti edizioni dell’evento: “All’inizio di marzo abbiamo fatto il punto sugli ultimi tre anni. Eravamo sopraffatti, così tante persone volevano andare al nostro festival. Ci siamo posti domande organizzative. Vogliamo permettere a sempre più persone di scoprire i film. Questa è la nostra tabella di marcia. Se questo evento è possibile è grazie a voi”.

A loro volta hanno parlato gli eletti. Innanzitutto Annie Doutres, in rappresentanza del municipio di Carcassonne in assenza del sindaco Gérard Larrat, ricordando “che l’arrivo del festival nel 2018 non ha mancato di sorprenderci. Oggi sta trasformando la città”. Christian Magro, vicepresidente di Carcassonne Agglo, ha insistito sulla cosa “Il malessere democratico e l’importanza di questo festival per parlare di cultura”.

Da parte sua, Maria Conquet, eletta al Dipartimento responsabile della Cultura, ha affidato il successo di questo evento: “Avete contrastato il destino riservato al mondo della cultura. Abbiamo bisogno di te per l’educazione e la decifrazione dell’immagine”. E alla vicepresidente responsabile della Cultura della Regione, Claudie Faucon-Méjean, aggiunge: “Il cinema è una luce, ci illumina sull’umanità.” Discorsi molto politici prima della proiezione del primo film del festival: RotulaRicco Pepiatt.

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