Bioptimus raccoglie 41 milioni di dollari

Bioptimus raccoglie 41 milioni di dollari
Bioptimus raccoglie 41 milioni di dollari
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Il suo primo round di finanziamento era già sorprendente: quasi un anno fa, nel febbraio 2024, Bioptimus annunciò una prima raccolta fondi di 35 milioni di dollari. Jean-Philippe Vert, cofondatore e amministratore delegato, aveva già espresso il desiderio di completare una Serie A “in meno di un anno”. Scommessa vinta per il deeptech: Bioptimus annuncia una nuova raccolta fondi da 41 milioni di dollari guidata da Cathay Innovation. Questo nuovo round di finanziamento porta il finanziamento totale per il deeptech a 76 milioni di dollari. Tra gli investitori figurano anche Sofinnova, Bpifrance, Ander Partners, Hitachi, Boom Capital Ventures, Pommier Capital e Felix Capital. Supportano Bioptimus anche due business angel: Emmanuel Cassimatis, responsabile dati, intelligenza artificiale, investimenti software, partnership e innovazione presso SAP, e Thomas Wolf, co-fondatore di Hugging Face.

Questa Serie A consentirà a Bioptimus di evolvere la propria piattaforma AI e di integrare nuovi database e nuove aree terapeutiche. Biotech vuole anche stabilire partenariati più strategici con attori del settore farmaceutico e biotecnologico. L’anno 2024 ha consentito a Bioptimus di convalidare la propria tecnologia e ottenere già successi tecnologici.

Il ChatGPT della biologia

«Al di là di un semplice progresso tecnologico, stiamo dando vita a uno strumento senza precedenti per comprendere la biologia in tutta la sua complessità. Sfruttando i dati grezzi su tutte le scale, dalle molecole agli interi organismi, il nostro modello consentirà ai ricercatori farmaceutici di simulare processi biologici complessi, prevedere le risposte alle malattie e ai trattamenti e progettare terapie. con una precisione senza pari », spiega Jean-Philippe Vert. «È quasi un GPT della biologia che genera simulazioni invece che testi»

Nel 2024 Bioptimus ha lanciato H-Optimus-0, il suo modello dedicato alla ricerca clinica. Un progresso tecnologico accolto con favore da alcuni importanti laboratori: la Harvard Medical School e l’Università di Leeds hanno confermato le analisi di questo modello e anche “ha evidenziato l’impareggiabile capacità di H-Optimus-0 di sfruttare la morfologia per prevedere l’espressione genetica e distinguere i tipi di cancro ovarico con eccezionale precisione», come spiega il giovane germoglio. Questi progressi, accompagnati dal reclutamento di un team di esperti, confermano l’importanza del progetto Bioptimus. Ora va annoverato tra i futuri colossi mondiali francesi dell’intelligenza artificiale.

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