“Scrivere Winter in Sokcho è stato costruire un ponte tra il mio lato coreano e quello francese”

“Scrivere Winter in Sokcho è stato costruire un ponte tra il mio lato coreano e quello francese”
“Scrivere Winter in Sokcho è stato costruire un ponte tra il mio lato coreano e quello francese”
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COLLOQUIO – Il suo primo romanzo, che fu un successo quando uscì nel 2016, è stato adattato per il cinema da Koya Kamura. La scrittrice racconta cosa l’ha spinta a scrivere riguardo a questa messa in discussione dell’identità e della sua doppia cultura.

A 32 anni, la franco-svizzera Élisa Shua Dusapin ha già quattro romanzi alle spalle. Attraversata da una questione di identità – suo padre è francese, sua madre coreana – scrive Inverno a Sokcho di età compresa tra i 17 e i 20 anni. Pubblicato nel 2016 da Éditions Zoé, questo primo romanzo è stato tradotto in quasi 40 lingue. Questo libro, che racconta l’incontro tra un giovane impiegato franco-coreano di una pensione nella località balneare di Sokcho e uno stilista francese, è oggetto di un adattamento cinematografico con Bella Kim e Roschdy Zem.

IL FIGARO. – Ricordi la tua impressione alla scoperta del film di Koya Kamura tratto dal tuo romanzo? ?

ELISA SHUA DUSAPIN. – È stato un momento davvero speciale, dovevamo ancora decidere il termine da usare per il film, se “adattato” o “liberamente adattato” dal romanzo. Con il mio editore non avevamo assegnato i diritti alla cieca e sentivo il peso di questa questione. Ero…

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