Un’ondata di odio che comincia a colpire la nuova reginetta di bellezza… Il 14 dicembre, durante l’elezione di Miss Francia al Futuroscope, Angélique Angarni-Filopon è stata incoronata Miss Francia 2025. Se la principale interessata era molto felice di poter rappresentare la Francia (e la Martinica, da dove viene) durante tutto il suo regno, ha dovuto ben presto affrontare un’ondata di odio senza precedenti sui social network. Criticata per i suoi capelli, il colore della pelle ma anche per la sua età, colei che è succeduta a Ève Gilles è stata bersaglio di numerose critiche sul web. Una situazione che fa ancora molta fatica a gestire e di cui ha parlato sabato 4 gennaio sul set di Che epoca!
Angélique Angarni-Filopon criticata sul web: questa osservazione è piena di significato
Interrogata da Léa Salamé sulle numerose critiche che le sono state rivolte dopo la sua incoronazione, Angélique Angarni-Filopon ha subito ammesso che si trattava di una situazione molto difficile da gestire per lei. Se inizialmente aveva letto i commenti odiosi degli internauti (per poi bloccarli), la reginetta di bellezza ha poi voluto ricordarci che non è l’unica a essere colpita da questo tipo di commenti. “Quello che la gente non capisce è che dietro di me ho una famiglia. E ho dei nipoti che si imbattono nei commenti“, ha confidato, prima di aggiungere: “Mi faccio scudo. Ma i miei nipoti potrebbero non esserlo necessariamente. Il mio nipote più grande ha 13 anni. È molto giovane, è il suo terzo anno di college.“Un discorso che, speriamo, possa incoraggiare alcuni internauti a smettere di scrivere messaggi malevoli nei suoi confronti.
“Lo trovo triste“: Angélique Angarni-Filopon deplora il comportamento degli internauti
Sempre di fronte a Léa Salamé e agli ospiti di Quelle époque!, Angélique Angarni-Filopon ha poi parlato un po’ di più dell’ondata di odio che si scatena sui social network dopo ogni incoronazione. “Trovo triste trovare così tanto conforto nel dire a qualcuno che non ti piace. Anche il tempo. Non direi mai a qualcuno per strada: ‘Non mi piace il tuo cappello’”, si lamentò poi, prima di assicurare: “Le signorine, siamo costose!”