In un messaggio trasmesso il 21 dicembre, la Chiesa di Haiti invita il Paese, martoriato dalla violenza delle bande armate, ad approfittare di questo anno giubilare posto sotto il tema della speranza per instaurare la pace. Nel paese caraibico lo stato di emergenza sicurezza è appena stato prorogato per un periodo di un mese.
Alexandra Sirgant – Città del Vaticano
Il popolo haitiano desidera essere testimone di speranza durante questo anno giubilare. Lo hanno espresso i vescovi in un messaggio pubblicato sabato 21 dicembre, pochi giorni prima del Natale e dell'apertura della Porta Santa della Basilica di San Pietro da parte di Papa Francesco. Citando le parole di San Paolo ai Corinzi, “Nel tempo opportuno ti ho ascoltato, nel giorno della salvezza ti ho aiutato. Ora è il momento favorevole, ora è il giorno della salvezza» (2 Co 6,2), la Conferenza Episcopale di Haiti (CEH) insiste che è giunto il momento di “speranza contro ogni speranza» nonostante il contesto di insicurezza e di violenza infinita, perché «la speranza non cede alle difficoltà“. Si tratta però di numerose dal 22 dicembre al 21 gennaio. Per non parlare degli atti vandalici dello scorso ottobre contro il convento e l'ospedale delle Missionarie della Carità a Port-au-Prince. Tuttavia, secondo i vescovi, “è il momento propizio per situarci tutti come veri pellegrini e testimoni di speranza per questo popolo tanto ferito, noi: vescovi, sacerdoti, religiosi e religiose, fedeli laici, uomini e donne di buona volontà, autorità dello Stato e di polizia, responsabile delle istituzioni umanitarie e di beneficenza».
Il primo segnale di speranza da dare agli haitiani perché possano riprendere il corso della loro vita, continuano, è quello di ristabilire la pace attraverso”sicurezza da ripristinare, giustizia da ripristinare, gravi disuguaglianze sociali da combattere, famiglie sfollate da sostenere».
La CEH invita i fedeli cattolici a “approfittare appieno di questo giubileo compiendo opere di misericordia spirituale (consolare gli afflitti, perdonare le offese, invitare i peccatori alla conversione, ecc.) e corporali (dare da mangiare agli affamati, assistere gli ammalati, visitare i carcerati, ecc.). . Potremo così ricevere la grazia dell'indulgenza, frutto caratteristico di ogni Anno Santo, attraverso le attività e le celebrazioni religiose che si terranno nelle nostre rispettive diocesi.».
L'Anno Santo ad Haiti
Ad Haiti l'apertura ufficiale del Giubileo avverrà il 29 dicembre, giorno dell'apertura della Porta Santa della Basilica Lateranense e del giubileo delle diocesi. Il Giubileo degli ammalati si terrà l'11 febbraio, mentre quello dei giovani dal 21 al 23 novembre. La giornata giubilare nazionale sarà organizzata il 27 giugno 2025, in occasione della solennità della patrona di Haiti, Nostra Signora del Perpetuo Soccorso.
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