Dopo due anni di assenza, la maison ha appena annunciato che entrerà a far parte del calendario della prossima fashion week parigina, che si svolgerà dal 21 al 26 gennaio 2025.
Lì verranno presentate le collezioni donna e uomo autunno-inverno
È ufficiale, Lanvin torna sulle passerelle. La maison parigina fondata nel 1889 ha annunciato in un comunicato stampa datato 26 novembre di essere stata inserita nel programma della prossima Paris Fashion Week, dopo due anni di assenza. Precisa che presenterà le collezioni ready-to-wear autunno inverno 2025-2026 donna e uomo.
L’occasione per scoprire l’opera del suo nuovo direttore artistico, il britannico Peter Copping. Nominato l’estate scorsa, lo stilista dal curriculum a tutto tondo – ha lavorato per le maison Sonia Rykiel, Louis Vuitton, Nina Ricci, Oscar de la Renta e infine Balenciaga – promette una sfilata sul tema “chic ultimo”una formula presa in prestito dalla stessa creatrice del marchio, Jeanne Lanvin.
Un vero e proprio rinascimento per la più antica maison francese ancora in attività, che ha vissuto qualche turbolenza negli ultimi anni. Dopo la partenza di Bruno Sialelli nell’aprile 2023, il marchio ha faticato a trovare un degno successore. La strategia è stata, per un certo periodo, quella di concentrare gli sforzi sul segmento della pelletteria e degli accessori con, in particolare, la nomina di una direzione artistica dedicata. Un piano che non ha avuto l’effetto sperato sulle vendite: lIl fatturato di Lanvin ha registrato un calo del 7% nel 2023, a 111,7 milioni di euro. Nella prima metà del 2024, l’intero Gruppo Lanvin (che possiede anche Wolford, Sergio Rossi, St. John e Caruso) è crollato, registrando vendite in calo del -20%, a 171 milioni di euro.
La nomina di Peter Copping e il suo ritorno sulle passerelle potrebbero invertire la tendenza. Recentemente, il marchio ha annunciato che diventerà la vestetrice ufficiale dell’AS Monaco Basket. Una collaborazione coraggiosa che le permette di aumentare la propria visibilità stringendo nuovi legami con il mondo dello sport. La promessa di un futuro luminoso e redditizio?