PAM: upcycling e diritto al lavoro mano nella mano a Pantin

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“Il diritto al lavoro è l’idea che in un territorio, qualunque persona che sia privata di un lavoro potrà recarsi nella comunità e chiederne uno”, spiega Catfish Tomei, direttore della PAM che abbiamo incontrato oggi a novembre. Questa azienda orientata all’occupazione, situata nel quartiere Quatre Chemins di Pantin, presso gli Ateliers Diderot, sperimenta questo concetto dalla fine del 2022.

Tomei del pesce gatto

Nata dal desiderio della città di Pantin e dell’agglomerato Est Ensemble, PAM offre contratti a tempo indeterminato a tempo determinato a persone precedentemente prive di lavoro. “Abbiamo colleghi che si sono dedicati principalmente alla vita familiare o persone che hanno fatto viaggi migratori, il che significa che da quando sono arrivati ​​in Francia, lavorare è stato complicato”, spiega Catfish Tomei. L’obiettivo è creare un ambiente inclusivo in cui ognuno possa crescere professionalmente al proprio ritmo.

Una delle attività di punta di PAM è un laboratorio di cucito che fa parte di un approccio di upcycling. “Partiamo dalla materia che non viene utilizzata, il tessuto, il telone, per cucire nuovi oggetti”, spiega il regista. Astucci, portadocumenti, borse… la creatività delle sarte, per lo più donne, dà vita a una quarantina di prototipi diversi.

Per sostenere questa iniziativa e consentire a PAM di produrre secondo la domanda, è stata lanciata una campagna di crowdfunding sulla piattaforma Ulule. “Vogliamo che tutti i cittadini possano venire e interessarsi al progetto”, sottolinea Catfish Tomei. Vengono inoltre organizzate visite ed eventi mensili per far conoscere la PAM e sensibilizzare l’opinione pubblica sul diritto al lavoro.

“PAM è un rifugio, ma è anche un trampolino di lancio”, conclude Catfish Tomei. L’azienda vuole essere un luogo in cui le persone possano ricostruirsi professionalmente e trovare un posto nella società.

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