Senza ricorrere ai maniaci della motosega e agli zombie putrescenti, i Film francesi hanno recentemente trovato altri modi, più personali, per spaventare il pubblico. Palma d’Oro 2021, orrore corporeo (che espone disturbi trasgressivi del corpo umano) Titaniodi Julia Ducournau, con protagonista un serial killer… incinta di una Cadillac; nel 2023, il racconto dell’anticipazione ecologica Il Regno Animaledi Thomas Cailley, diffusero un virus capace di trasformare l’uomo in una bestia e, appena un anno fa, Vermidi Sébastien Vanicek, ha scaricato un’enorme quantità di ragni in una città a forma di grafico a torta. Ispirati a Cronenberg, De Palma o Tarantino, questi film ibridi hanno tutti superato di gran lunga la soglia delle 150.000 entrate.
Mentre l’ondata di “spaventate francesi” degli anni 2000 – Alta tensione (2003), Dentro (2007), Bordo/i (2008) – giunto rapidamente al termine, l’emozione attuale sembra capace di durare nel tempo. Basta dare un’occhiata al calendario delle uscite per convincersene: mercoledì 27 novembre, il fantastico western animatodi Emma Benestan; 11 dicembre, la commedia horror almodovariana Donne al balconedi Noémie Merlant; e il 25, il film d’anticipazione Pianeta Bdi Aude Léa Rapin. “Oggi ci sono abbastanza successi per compensare i fallimenti e andare avanti. Cartesiana per natura, la lingua francese non fa più da ostacolo al pubblico”stima il produttore Thierry Lounas (Capricci), anche fondatore della rivista Film sul sonno.
Da quasi dieci anni, le residenze di genere Sofilm, in partenariato con la regione Grand-Est (che ha lanciato l’etichetta Frissons en Grand Est), permettono ai candidati selezionati di lavorare sull’universo visivo e musicale dei loro progetti con sceneggiatori, compositori e Supervisori VFX (“effetti visivi”). Le candidature di maggior successo vengono presentate a importanti finanziatori, ovvero Canal+ (che aveva già contribuito alla nascita degli “allarmi francesi”), Arte e il distributore Goodfellas (ex Wild Bunch International).
Doppia rivoluzione
“Il cinema horror non può più essere il demone che scappa per il corridoio… Deve parlare dei grandi problemi del mondo, che da solo è un film di genere ogni tre mesi”osserva Thierry Lounas. Ex residenti, Just Philippot (La nuvolaun dramma contadino allungato alle dimensioni di un racconto macabro e fantastico; Acidofilm sul disastro climatico) e Stéphan Castang (il sopravvissuto al telelavoro Vincent deve morire) hanno questa cosa molto francese che consiste nel cospargere di fantasia la realtà socioeconomica.
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