La piattaforma di streaming MUBI, organizzatrice di un festival cinematografico a Istanbul, ha annunciato la sua cancellazione in segno di protesta dopo che le autorità locali hanno vietato la proiezione del film Queerdi Luca Guadagnino, con Daniel Craig in un ruolo gay.
Il nuovo film di Luca Guadagnino – direttore tra gli altri di Chiamami con il tuo nome — non passa in Turchia Recep Tayyip Erdogan. La piattaforma globale per streaming film d’essai IL CATTIVOorganizzatore di un festival cinematografico a Istanbul, ha annunciato giovedì 7 novembre la sua cancellazione dopo che le autorità locali ne hanno vietato la proiezione Queerin cui il regista italiano interpreta nel ruolo gay Daniel Craig, che ha più volte interpretato James Bond, l’artico dell’uomo maschile.
“Poche ore prima dell’apertura, le autorità del distretto di Kadikoy ci hanno informato che la proiezione del Queerprevisto per la sessione di apertura, è stato vietato in quanto conteneva contenuti provocatori, tali da disturbare l’ordine pubblico”, hanno spiegato gli organizzatori poche ore prima dell’apertura del festival a Kadikoy, un quartiere lungo il fiume asiatico di Istanbul. Le autorità hanno chiarito che il divieto è stato “deciso per ragioni di sicurezza”, ha riferito MUBI.
L’omofobia di stato si rafforza in Türkiye
L’annullamento del festival è stato quindi deciso in segno di protesta contro “un ostacolo alla creazione e alla libertà di espressione”, spiega MUBI che detiene i diritti di distribuzione mondiale del film. “I festival sono spazi di respiro che celebrano l’arte e la diversità culturale e uniscono le persone. Questo divieto non riguarda solo un film, ma anche il significato e lo scopo dell’intero festival”.
Presentato in anteprima il mese scorso alla Mostra del Cinema di Venezia e in apertura del festival image+nation il 20 novembre, Queer è ispirato a un romanzo di William S. Burroughs che mescola finzione e autobiografia. Ripercorrendo le svolte di una relazione romantica tra due uomini, il film di grande bellezza estetica contiene scene esplicite di sessualità tra uomini.
Ricordiamo che già nel 2020 il colosso Netflix ha annullato la produzione in Turchia di una serie in cui uno dei personaggi principali era gay, dopo non aver ottenuto l’autorizzazione alle riprese. Sebbene l’omosessualità sia stata depenalizzata nel 1858 a Türkiye, rimane un argomento ampiamente tabù e il presidente islamo-conservatore Recep Tayyip Erdogan tiene regolarmente discorsi che alimentano l’odio nei confronti delle persone LGBT+, accusandole di costituire una minaccia ai valori familiari tradizionali.
Dal 2015, l’Istanbul Pride è stato bandito ogni anno per motivi di sicurezza e le persone LGBT+ sono regolarmente vittime di molestie e attacchi.