È jazz con Agathe Iracema

È jazz con Agathe Iracema
È jazz con Agathe Iracema
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DIn uno scenario idilliaco e in un’atmosfera bonaria, la giovane cantante ha eseguito, sotto il sole di Rabat, un repertorio musicale arricchito di classici, offrendo un vero viaggio nel tempo con canzoni di Jacques Brel, David Bowie e canzoni popolari brasiliane.

“La musica ammorbidisce la morale interiore. Oggi eseguo brani che mi toccano, mi ispirano e mi parlano, e spero che parleranno anche a te”, confida Agathe.

Dopo aver reso omaggio agli artisti che le stanno a cuore, l’artista franco-brasiliana ha presentato una delle sue poesie, “Possibile, possibile” e “Ah, se fossi un angelo”, agitando talvolta shaker e battendo sul tamburello, le sue due canzoni preferite strumenti.

Accompagnata anche al pianoforte, Agathe Iracema riesce a destreggiarsi tra le note basse e quelle alte con assoluta nonchalance. La sua voce, molto poetica e ipnotizzante, accarezza l’anima e la avvolge di morbidezza.

Questo appassionato di jazz è stato immerso nel mondo della musica fin dalla tenera età. A 15 anni fonda il suo gruppo, l’Agathe Jazz Quartet, e si afferma rapidamente sulla scena artistica francese grazie al suo stile unico che mescola jazz classico e ritmi brasiliani. La sua carriera prende una svolta decisiva quando pubblica due album acclamati dalla critica : “Feeling Alive” (2015) e “Onde” (2018).

Presentandosi per la seconda volta al Festival di Mawazine, dopo una prima partecipazione nel 2017, questa cantante jazz si è innamorata del pubblico marocchino, che l’ha ricambiata.

Freschezza e leggerezza sono le parole chiave per descrivere questa scappatella musicale di Agathe Iracema.

Di M.Bukhari

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