Ana Mendieta lascia il segno a La Chaux-de-Fonds

Ana Mendieta lascia il segno a La Chaux-de-Fonds
Ana Mendieta lascia il segno a La Chaux-de-Fonds
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Una grande mostra per il Museo delle Belle Arti di La Chaux-de-Fonds. Le opere di Ana Mendieta sono esposte dal 30 giugno al 27 ottobre. Settanta produzioni, realizzate tra il 1968 e il 1985, hanno avuto luogo sulle pareti dell’istituzione di Chaux-de-Fondière, nell’ambito della mostra “In the Beginning”. L’artista di fama internazionale incarna il desiderio di diventare tutt’uno con la natura. La sua serie di foto e video intitolata “Les Siluetas” raffigura il proprio corpo, che generalmente cerca di lasciare il segno nella natura.

Ana Mendieta, nata a Cuba, dovette poi andare in esilio negli Stati Uniti, dove entrò all’università. Il suo primo impulso artistico è stato la pittura, per poi dedicarsi alla fotografia e al video. Quattro dei suoi dipinti sono esposti per la prima volta alla mostra di Chaux-de-Fondnière. David Lemaire, direttore e curatore del Museo delle Belle Arti di La Chaux-de-Fonds, sottolinea il fatto che Ana Mendieta ha avuto un impatto significativo sulle generazioni future: “È come se fosse stata una sorta di pioniera dell’ecofemminismo. »

Figura attivista vicina all’ambiente, Ana Mendieta si è quindi affermata in un “ambiente virile”, secondo David Lemaire. Fino alla sua morte, avvenuta nel 1985 a New York, all’età di soli 36 anni, l’artista ha realizzato più di 100 film. Le sue opere sono state inoltre oggetto di 56 mostre monografiche e 120 collezioni pubbliche in tutto il mondo. Un artista conosciuto in tutto il mondo. Per David Lemaire “è un privilegio poterla mettere in dialogo con artisti della regione, in questo caso Maria Tackmann. »

Due universi che si completano a vicenda

Parallelamente alla mostra “In the Beginning” di Ana Mendieta, nel museo si svolgerà un’altra mostra. Si intitola “Desiderie Line” ed è prodotto dalla bernese Maria Tackmann. L’artista, che ha preso parte al programma di residenza del museo a Villa Numa, gioca con gli oggetti che colleziona nello spazio pubblico. Una volta raccolti, li dispone in configurazioni artistiche.

Per il direttore del Museo, affiancare ad Ana Mendieta un altro artista non è stato facile. Per lui le due donne condividono “un rapporto estremamente sensibile con il loro ambiente. »/ecr

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