Fine caotica del tour per la Star Academy

Fine caotica del tour per la Star Academy
Fine caotica del tour per la Star Academy
-

Senza fiato. Erano già senza fiato durante la loro seconda visita in Belgio. C’è da dire che il tour architettato per la classe 2023-2024 del Accademia delle Stelle era abbondante. Dalle poche date inizialmente annunciate si è passati a circa settanta, ovvero 5 concerti a settimana. Forte. Da qui i tratti marcati notati dai tifosi durante la seconda visita al Forest National.

Da allora la situazione non è realmente migliorata. Le assenze per stanchezza o malattia si sono moltiplicate, privando a volte gli appassionati della presenza di Lénie, Julien o del vincitore Pierre. Frustrante…

Esplode in Belgio il fenomeno Star Academy

Quattro date definitivamente cancellate

La situazione era tale che una settimana fa quattro concerti, tutti in Francia (due a Pau, uno a Narbonne e uno a Bordeaux), non hanno potuto svolgersi. Non sono state cancellate, la produzione stava cercando di trovare una soluzione per posticipare queste date. Questo giovedì ha annunciato la brutta notizia: i concerti in questione finiranno nel dimenticatoio.nonostante tutti gli sforzi fatti per trovare soluzioni al rinvio”.

Gli sfortunati che avevano acquistato i biglietti per le date in questione verranno rimborsati.

Tra i partecipanti al tour ce n’è uno che deve essere particolarmente deluso. Si tratta di Julien, originario di Pau, che quindi non avrà potuto esibirsi davanti al suo pubblico.

E qual è il prossimo passo?

Non è in discussione la continuazione del tour di Star Academy, con l’ultimo concerto previsto per il 7 luglio al Palais 12 di Bruxelles, che gli accademici già conoscono bene. Molti di loro però non dovrebbero ammalarsi di nuovo, altrimenti…

“Faccio le flessioni prima di salire sul palco”: il vincitore della Star Academy, Pierre Garnier, confida prima della sua visita al Forest National

Cinque spettacoli teatrali a settimana sono davvero difficili. Questo è spesso il ritmo che gli artisti professionisti si prefiggono. Poiché un tour è costoso in termini di organizzazione, è necessario sfruttare al meglio il suo progresso. Ma questi artisti lo sanno ed è il loro lavoro. Sono professionisti, quindi sono preparati per questo.

Nel caso degli accademici è esattamente il contrario. Al momento del loro ingresso nel castello erano dei dilettanti. Alcuni non avevano mai nemmeno cantato in pubblico. Questo è stato il caso della belga Helena. È facile immaginare lo shock che potrebbe aver costituito il ritmo loro imposto.

-

PREV “Glielo avevo promesso…”, le rare confidenze dell’ex divo del cinema sul figlio
NEXT David Hallyday sceglie colui che potrebbe interpretarlo al cinema