Ci aspettavamo di vedere emergere il nome di Bernard Arnault al Louvre, che punta ad aprire un nuovo ingresso, Place du Louvre, per facilitare il flusso dei visitatori, un progetto il cui costo di 450 milioni di euro si rivela valso la pena enorme per i fondi pubblici. È infine sulla Rive Gauche, al Museo d’Orsay, che il miliardario fornirà il suo sostegno attraverso una partnership stabilita per il periodo 2026-2030 con la sua ammiraglia Louis Vuitton.
Leggi il sondaggio (nel 2023): Articolo riservato ai nostri abbonati Come Bernard Arnault, l’uomo più ricco del mondo, sta espandendo il suo impero oltre il lusso
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Secondo le informazioni di Mondol’azienda di pelletteria dovrebbe stanziare 20 milioni di euro per finanziare i lavori di ristrutturazione dell’ingresso volti a migliorare l’accoglienza dei visitatori e ridurre le code. Il progetto, che durerà per l’apertura del museo tra il 2025 e il 2028, prevede la ristrutturazione della piazza, il restauro della marchesa d’ingresso nonché il ripristino dell’atrio, delle colonne e della sommità della navata. Per snellire il traffico dei visitatori, l’uscita sarà spostata sul Quai de Seine.
Eventuali prestiti di opere
Gli scambi tra Bernard Arnault e il museo risalgono al mandato di Laurence des Cars, oggi presidente del Louvre. Furono rafforzati durante la visita a Orsay di Christophe Leribault, oggi responsabile della Reggia di Versailles. Nel gennaio 2023, il gruppo LVMH ha consentito l’acquisto per 43 milioni di euro – il 90% esentasse – di un dipinto di Gustave Caillebotte (1848-1894), Festa in barca (1877-1878), classificato tre anni prima come tesoro nazionale. Lo stesso anno, il museo ospitò una sfilata di moda Louis Vuitton ed espose uno striscione pubblicitario sulla sua facciata.
Leggi la storia (nel 2023): Articolo riservato ai nostri abbonati Il museo d’Orsay si arricchisce di un dipinto di Caillebotte stimato 43 milioni di euro
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Il connubio tra arte e lusso potrebbe raggiungere un nuovo traguardo. Secondo le informazioni di Mondol’accordo tra Orsay e Vuitton potrebbe comprendere una clausola sorprendente: prestiti di opere provenienti dalle collezioni del museo alla futura ammiraglia di Louis Vuitton, situata al 103 di avenue des Champs-Elysées, la cui facciata è oggi nascosta da un enorme baule di metallo monogrammato che aveva irritato gli ambientalisti parigini eletti in autunno. Questo immenso store, il più grande mai aperto dalla pelletteria, dovrebbe comprendere, oltre a 6.000 mq di superficie di vendita, 3.500 mq di showroom per raccontare la storia del brand. “Ad oggi non è stato deciso nulla”sfugge a qualcuno vicino al caso, senza negare l’informazione.