Laurent Joffrin nei cassetti dell’anno 1792 – Libération

Laurent Joffrin nei cassetti dell’anno 1792 – Libération
Laurent Joffrin nei cassetti dell’anno 1792 – Libération
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Con “Il mistero dell’armadio di ferro”, l’ex direttore editoriale di “Libération”, che scrive il seguito delle avventure di Nicolas le Floch, continua a immergerci in questi anni rivoluzionari.

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Quando il ciclo di romanzi dedicati a Nicolas le Floch iniziò, nel 2000, per la penna di Jean-François Parot, l’azione si svolgeva nel 1761, e il giovane provinciale si mise al servizio del luogotenente generale di polizia di Luigi XV, il signor d’ Sartine, per risolvere diversi enigmi criminali. Il lungo regno del vecchio monarca, poi i primi anni di quello del nipote Luigi XVI, sono relativamente “tranquilli”, i fatti e i personaggi storici appaiono solo sullo sfondo, l’autore si concentra sui suoi personaggi di fantasia (Le Floch, il suo fedele il vice-ispettore Bourdeau, Paulet, bordello dal cuore grande, Aimé de Noblecourt, ex procuratore in pensione, la cuoca Catherine, la gatta Mouchette, ecc.).

Jean-François Parot è morto nel 2018, lasciando, dopo quattordici volumi, il suo eroe ormai cinquantenne, alla vigilia della Rivoluzione. Tre anni dopo, Laurent Joffrin (ex direttore editoriale di Liberazione) riprende la serie e immerge Nicolas le Floch nel profondo della storia con la A maiuscola. Niente più intrighi romantici, cospiratori improbabili, aiutanti stereotipati… D’ora in poi, non si potrà più ignorare gli eventi che si susseguono attraverso il rumore del canone quando il minimo atto o gesto della coppia reale, di La Fayette, Mirabeau poi Danton, Robespierre e gli altri plasmano ogni giorno il destino della Francia.

Riprendendo il principio della superba quadrilogia sulla Rivoluzione di Robert Margerit (incoronata nel 1963 dal Grand Prix du roman de l’Académie française) in cui l’autore aveva inventato solo tre personaggi di fantasia (un soldato, un deputato e una giovane donna) per far loro sperimentare la dura realtà della storia, Laurent Joffrin a sua volta fa scivolare Nicolas Le Floch e i suoi amici negli interstizi dei grandi giorni rivoluzionari.

Così abbiamo visto il nostro eroe correre per i corridoi di Versailles nell’ottobre del 1789 (il Cadavere del Palazzo Reale) cavalca accanto alla berlina di Luigi XVI fino a Varennes dove, evidentemente impotente, non può impedire l’arresto della famiglia reale (Il segreto di Maria Antonietta), e in quest’ultimo volume, il Mistero dell’Armadio di Ferro, cercando di salvare il re dai rivoltosi che attaccarono le Tuileries nell’agosto 1792 prima di assistere ai massacri di settembre nelle carceri della capitale. Come finirà la storia? Ovviamente lo sappiamo. Ma come vivrà Nicolas le Floch questi eventi? Questa è tutta la spezia di questo nuovo episodio.

Il mistero dell’armadio di ferro di Laurent Joffrin, edizioni Buchet Chastel, 334 pp., 20,90 euro.

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