Arrabbiato dal dolore
: questo è lo slogan che si è dato, fin dall’inizio, Elian Rabine, il contadino allegro e divertente, il cui talento si è rivelato durante le prime varietà di Canal Minus, a Mouzeil nel 1984. Da quella data il Paese caro”,
come alcuni lo soprannominarono, viaggiò attraverso la Francia da est a ovest e da nord a sud, dando più di 1.500 rappresentazioni del suo spettacolo, sobriamente intitolato Elian Rabine – spettacolo comico. “La prima volta che mi è stato chiesto di raccontare le mie storie in pubblico è stato alla fiera Les Touches, nel 1985”ricorda.
Un narratore di storie
Allora dove ha preso tutti i suoi schizzi? “Ho scritto solo tre spettacoli, ispirati dalla mia vita quotidiana in campagna e dai personaggi pittoreschi che incontriamo lì, riassume l’artista. Mescolando le mie osservazioni con storie divertenti, apprese qua e là, con una grande dose di autoironia e un po’ di improvvisazione, sono riuscita a rinnovarmi nel corso delle stagioni, facendo attenzione a non essere mai offensiva o volgare. Mi piacciono le persone, con le loro differenze. Ho sempre desiderato far ridere la gente, è nella mia natura, i miei genitori avevano molto umorismo! Ne abbiamo tutti bisogno perché la miseria e il dramma sono in TV ogni giorno, o intorno a noi…”, osserva l’uomo della terra.
Un genere sottovalutato
“I programmatori professionisti dei grandi teatri pubblici non mi hanno mai invitato a suonare. Chi mi ha dato fiducia sono state le associazioni e i comitati dei festival”, sottolinea Elian Rabine. Non arrabbiato per un soldo perché, “in quarant’anni ho avuto incontri straordinari, ha detto, tra gli organizzatori, tra il pubblico e anche tra gli artisti… Maghi, fantasisti… Jean Piépié nel Morbihan, Paulo nella Sarthe e Vincent Dubois, la Maria di Bodin, per il quale ho aperto. »
Senza rimpianti
Questo fine settimana, davanti a quasi mille spettatori, Elian Rabine ha salutato il palco. “Non mi mancherà la vita di un artista, si confida il sessantenne. Ci ho fatto il giro. Oggi Jacqueline ed io vogliamo riposarci! Basta migliaia di chilometri, basta montaggi e smontaggi tecnici alle 2 di notte, basta alberghi persi nella nebbia autunnale”. Tra i suoi cani e il suo stagno, la pensione non spaventa questo appassionato di pesca, caccia e natura.