Domenica 3 novembre a Parigi, 40.000 spettatori si sono riuniti alla La Defense Arena per celebrare la rinascita sul palco dei Linkin Park con la loro nuova cantante Emily Armstrong. Dal suo ritorno alla luce, all’inizio di settembre, la band nu metal californiana fa esplodere i metri: il singolo inaugurale Macchina del vuoto è già la canzone rock più ascoltata dell’anno con oltre 100 milioni di riproduzioni cumulative su Spotify. Da zeroil loro ottavo album in studio, è appena stato pubblicato quando è previsto uno Stade de France per l’estate del 2025 come parte di un grande tour mondiale.
Chi avrebbe mai pensato, sette anni fa, che la band di Agoura Hills (California) avrebbe fatto un ritorno così clamoroso? Nel giugno 2017, i Linkin Park sono stati gli headliner dell’Hellfest, una mecca della musica estrema con sede a Clisson (Loira Atlantica). L’accoglienza è fredda, Un’altra luce, il loro ultimo lavoro, molto pop, non è unanime tra il pubblico metal. Il giorno successivo, il cantante Chester Bennington, colpito da queste reazioni, ne è rimasto commosso sul suo account Twitter. Il bassista Dave Farrell “Phoenix”, quarantenne in berretto e tenuta sportiva, ricorda l’accaduto. « A nostra difesa, abbiamo sempre avuto un temperamento combattivo. La cosa più metal che potevamo fare all’Hellfest era suonare canzoni tranquille. »
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Terremoto un mese dopo: Chester Bennington si suicida il 20 luglio. Il cantante con la voce graffiante del tubo Strisciando lottato con depressione ricorrente e varie dipendenze. Il trauma è tanto violento quanto inaspettato per i suoi fedeli complici Mike Shinoda (compositore, secondo cantante e rapper), Joe Hahn (DJ), Brad Delson (chitarra), Dave Farrell (basso) e Rob Bourdon (batteria). Pochi gruppi riescono a riprendersi da una simile tragedia, e ancor più a suscitare nuovo entusiasmo nel pubblico: AC/DC, Lynyrd Skynyrd e Alice in Chains sono tra le rare eccezioni individuate.
“Un’eccitazione generale”
Sette anni dopo, il giorno dopo il loro trionfo alla La Defense Arena, Emily Armstrong, Mike Shinoda e “Phoenix” si esibirono in un palazzo situato a due passi dagli Champs-Elysées. Al di là della seconda partenza, Da zero (“ripartire da zero”), il titolo del loro ultimo album, è simbolico in due modi: « Questo era il nome della nostra prima band, Xero, prima optiamo per Hybrid Theory con l’arrivo di Chester, poi Linkin Park, spiega l’affabile Mike Shinoda, vero cervello del gruppo. A quel tempo eravamo ancora alla ricerca del nostro sound, della nostra identità. In questo senso eravamo un po’ come il gruppo di oggi con Emily. Ma la cosa buona è che ora abbiamo molta esperienza. » Nuovo sangue viene infuso anche dal batterista Colin Brittain, che prende il posto di Rob Bourdon.
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