“Il Gladiatore 2” di Ridley Scott, un seguito riscaldato davvero non necessario – rts.ch

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A ventiquattro anni dalla prima parte, un successo di pubblico e di critica che resuscitò l’epopea in modo spettacolare, il seguito “Il Gladiatore 2” in visione dal 13 novembre, firmato ancora Ridley Scott, sembra una pallida copia spogliata di ogni sostanza . Un film con il pilota automatico.

Ci sono seguiti che nessuno ha chiesto. E se dobbiamo dare al popolo pane e giochi, eravamo davvero obbligati a infliggergli questo “Gladiatore 2”? Soprattutto da quando il peplo, spettacolarmente resuscitato nel 2000 da Ridley Scott, è caduto nell’oblio del cinema. Ma essendo i tempi del riciclo nostalgico, ecco questa seconda parte, uscita nelle sale quasi un quarto di secolo dopo il suo modello, e che, dopo “Il figlio di Kong”, “Il figlio di Godzilla” e altri “I figli di Dracula” , avrebbe potuto facilmente essere chiamato “Il figlio del Gladiatore”.

Anche se la storia mantiene per più di un’ora una suspense stantia riguardo all’identità del suo eroe, battezzato Annone, è proprio il figlio di Massimo e Lucilla (Connie Nielsen) a prendere il testimone.

Esiliato in Numidia, Lucius (Paul Mescal) conduce una vita pacifica con sua moglie. Ma quando gli eserciti romani, guidati dal generale Marcus Acacio (Pedro Pascal), attaccano il suo paese, lo sfortunato uomo viene ridotto in schiavitù dopo aver assistito alla morte della moglie. Determinato a vendicarsi, Lucio accetta di combattere come gladiatore e viene presto acquistato da Macrinus (Denzel Washington), un mercante disonesto che lo usa per ottenere il potere rovesciando gli imperatori Caracalla e Geta, giovani fratelli tirannici.

>> Vedi anche l’argomento delle 19:30 sul film “Il Gladiatore 2”:

Presto uscirà il secondo capitolo del “Gladiatore” del regista Ridley Scott. Un’opera che rispetta la realtà storica, ma aggiunge un tocco hollywoodiano / 19:30 / 2 min. / Martedì alle 19:30

Un film riscaldato

Non ci aspettavamo nulla da questo seguito degno di a diretto su DVD. L’abbiamo visto e non siamo rimasti delusi. In effetti, non c’è praticamente nulla in questo “Gladiatore 2” il cui budget faraonico assicuri almeno il minimo indispensabile per uno spettacolare blockbuster. Per il resto, assistiamo con un misto di imbarazzo e noia a un film che sembra un pallido surrogato che riprende quasi tutti i motivi e le drammaticità del suo modello.

La morte della moglie dell’eroe, il desiderio di vendetta di quest’ultimo che lo spinge verso il Colosseo, complotto ordito dietro le quinte per rovesciare i dispotici imperatori e restaurare una Roma democratica, mano che accarezza il grano, cover della musica originale cantata da Lisa Gerrard. Non importa quanto cerchiamo, nessun grammo di originalità, nessun accenno di novità attraversa questo film riscaldato che Ridley Scott confeziona come il suo recente “Napoleone”, con una professionalità priva di qualsiasi implicazione.

>> Guarda il dibattito cinematografico Vertigo dedicato a “Il Gladiatore 2”:

Dibattito cinematografico: “Il Gladiatore 2” di Ridley Scott / Vertigo / 8 min. / ieri alle 11:37

Cinema autonomo

Se solo la disinvoltura di un regista, che chiaramente non si preoccupa più dei film che mette insieme con una velocità sconcertante, avesse potuto produrre un lungometraggio divertente. Stiamo invece assistendo a una dimostrazione del principio dell’entropia, dove tutto è solo degrado e indebolimento delle qualità del primo “Gladiatore”, a parte, forse, il personaggio machiavellico interpretato da Denzel Washington.

Eroe tragico dall’affascinante spessore umano, Russell Crowe lascia il posto a un Paul Mescal senza spigoli. Gli imperatori assetati di sangue Caracalla e Geta scimmiottano pietosamente le espressioni un tempo più dementi di Commodo (Joaquin Phoenix). La dimensione shakespeariana della prima parte flirta qui con un episodio di telenovela. Per quanto riguarda le scene del Colosseo, che rivelano mostri scimmieschi, squali e un rinoceronte, navigano visivamente tra il grottesco e lo straziante.

Non menzioneremo nemmeno la possibile dimensione politica di questo “Gladiatore 2”, dove gli eroi che cercano di rovesciare la dittatura parlano del loro desiderio di restaurare la grandezza di Roma (“Make Rome Great Again”, sul serio?), in quanto può significare tutto e il contrario di tutto. Come questo inutile seguito che, in attesa dei taxi autonomi, porta avanti un po’ più in là l’idea di un cinema autonomo presto generato da un’intelligenza artificiale

Rafael Lupo/aq

“Il Gladiatore 2” di Ridley Scott, con Paul Mescal, Pedro Pascal, Connie Nielsen, Denzel Washington. Nei cinema francofoni dal 13 novembre 2024.

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