“Lo devo ai miei nonni per avermi fatto conoscere l’amore per i buoni prodotti”: a 26 anni, Lucas Delpech gestisce il “Gil et rose” ad Albi

“Lo devo ai miei nonni per avermi fatto conoscere l’amore per i buoni prodotti”: a 26 anni, Lucas Delpech gestisce il “Gil et rose” ad Albi
“Lo devo ai miei nonni per avermi fatto conoscere l’amore per i buoni prodotti”: a 26 anni, Lucas Delpech gestisce il “Gil et rose” ad Albi
-

l’essenziale
A soli 26 anni, Lucas Delpech è il proprietario del ristorante “le Gil et rose”, che ha aperto i battenti all’inizio di aprile nel quartiere Madeleine di Albi. Il giovane, che ha già una grande esperienza alle spalle, rende omaggio ai suoi nonni nella sua ispirazione.

Dall’inizio di aprile “Le Gil et rose” ha sostituito “L’assiette au verre”. Dopo il pensionamento dell’ex inquilino del locale, il quartiere Madeleine di Albi ha visto l’arrivo di un nuovo ristoratore. A soli 26 anni ha già tanta esperienza alle spalle.

Fin da piccolo Lucas Delpech è appassionato di cucina. Un gusto tramandato dai suoi nonni, Gilbert e Rose-Marie, che hanno ispirato il nome del ristorante che ha aperto in Avenue Dembourg. “Ho imparato a raccogliere i funghi porcini con mio nonno, e a cucinare con mia nonna… Devo a loro l’amore per i prodotti buoni, i ricordi d’infanzia, i pasti della domenica in famiglia… Tutto questo continua ad aiutarmi nella preparazione dei miei piatti” .

Fin dall’adolescenza, quando i buoni risultati accademici avrebbero potuto spingerlo a proseguire gli studi, ha deciso di fare della sua passione la sua professione. Dopo aver conseguito un CAP in cucina all’età di 15 anni, ha iniziato al Jardin des quatre-saisons di Albi, dove ha imparato la “cucina all’antica”. Una menzione in più e un certificato professionale di gastronomia in seguito, ha lavorato nelle cucine di diversi ristoranti a Béziers, Lavaur, Saint-Sulpice… Fino a diventare oggi il capo di se stesso, poco più di tre mesi dopo la nascita di sua figlia.

Dall’apertura di “Gil et rose”, il giovane chef non ha dormito molto. Il successo è talmente importante che il ristoratore, coadiuvato da un dipendente, è oberato di lavoro ad ogni pasto. “Stiamo pensando di assumere un terzo collega, perché lì, una trentina di posti da coprire in due persone, diventa difficile!”, conclude.

Orari: dal martedì al venerdì dalle 12:00 alle 13:30 dal giovedì al sabato dalle 19:30 alle 21:00.

-

PREV Incontro con Elie Chapuis, conduttore losannese di “Sauvages!”
NEXT Serata di première a New York per il documentario “I Am: Céline Dion”