Carta bianca a Émilie Bibeau | Doppia eclissi

Carta bianca a Émilie Bibeau | Doppia eclissi
Carta bianca a Émilie Bibeau | Doppia eclissi
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Con la loro penna unica e la propria sensibilità, gli artisti ci presentano la loro visione del mondo. Questa settimana diamo carta bianca a Émilie Bibeau.


Inserito alle 1:32

Aggiornato alle 9:00

Emilie Bibeau

Collaborazione speciale

Recentemente mi sono trovata ad un happy hour dove l’arrivo del ragazzino di una coppia di amici con il suo casco da bicicletta decorato con costellazioni ha riportato agli ospiti il ​​ricordo dell’eclissi. Tutti erano della stessa opinione: non era tanto la piccola mezzaluna di luce, magnifica com’era, ad aver segnato profondamente gli animi quel giorno, quanto piuttosto vedere le reazioni di tutti a questo rarissimo evento storico….

Sono emersi due sentimenti molto forti.

La prima: che ci ha fatto molto bene vivere insieme questo evento in un parco ed essere collettivamente stupiti anziché collettivamente in ansia.

La seconda: che questa eclissi ci aveva rivelato la nostra piccolezza, questa famosa sensazione di essere un granello di sabbia senza importanza nell’universo. E sorprendentemente, anche quello si era sentito bene.

Perché dobbiamo ammetterlo, tutti vogliono essere il sole e nessuno il granello di sabbia.

Sarebbe troppo doloroso ammettere che siamo così pochi. Eppure possiamo trovarne una certa comfort.

Niente mi solleva di più che fare un passo indietro dall’universo e notare la “piccolezza” della mia esistenza. Non con lo scopo di sminuirmi, ma piuttosto di proiettarmi in un tutto e finalmente staccarmi da me stesso.

E mi vedo parte di un tutto più grande, piuttosto che essere al centro di questo “tutto”.

Eppure viviamo in una società che da tempo ci racconta l’esatto contrario. Anche nei dettagli più banali dobbiamo farci sentire eccezionali. Una carta di credito ci dice che apparteniamo alla categoria delle persone che hanno “privilegio infinito”, può addirittura darci accesso in aeroporto ad una lounge per persone apparentemente privilegiate. Da lì possiamo osservare, con le barrette analcoliche gratuite e il caffè in mano, mentre altri viaggiatori aspettano in poltrona in una sezione “ordinaria” senza barrette analcoliche gratuite e caffè in mano… Ed eccoci qui, in uno scenario di prelibatezze economicopiù “importanti” di loro.

Sono rimasto molto sorpreso nello scoprire che in alcuni concerti abbiamo creato anche la sezione VVIP. Sì, adesso puoi essere una “Very Very Important Person”, perché essere solo un VIP non era più sufficiente.

Tutti vogliono essere il Sole, nessuno il granello di sabbia, e l’umiltà sembra scomparire a poco a poco… E questa questione del luogo dell’umiltà nel 2024 mi sembra molto rilevante.

Perché ci viene imposta l’umiltà davanti alla quale la natura ci pone. Non possiamo farci niente, lo sopportiamo nostro malgrado.

Ma se più in generale, questo momento di umiltà in cui ci ha precipitato l’eclissi dell’8 aprile ci permettesse di riflettere sulla possibilità di estenderlo più ampiamente alla nostra vita, al nostro modo di essere e di agire nella società?

Se, in una riflessione più interiore, si trovasse nel nostro fatto l’umiltà ti rendi conto che non sappiamo tutto? Per ritrovarci meno importanti. Capire che non siamo in grado di commentare tutto. Che la nostra opinione non merita necessariamente sempre una piattaforma. Che ci sono riflessioni che appartengono all’intimo e che è molto bello così. Ha scritto Dany Laferrière nel suo Diario di uno scrittore in pigiama : “Dovremmo riattivare questa cosa deliziosa che consiste nel pensare senza sentirci obbligati ad allegare un’opinione alla fine dei nostri pensieri. Continuiamo ad annuire e fa un rumore esasperante. »

Recentemente mi sono imbattuto in un articolo molto interessante dello psicologo Daryl Van Tongeren – la cui specialità è l’umiltà – sul sito La conversazione⁠1. Parla di quella che chiama “umiltà intellettuale”, che descrive come segue: “si tratta di controllare il proprio ego in modo da poter presentare le proprie idee in modo modesto e rispettoso. Si tratta di presentare le tue convinzioni in un modo che non sia difensivo e ammettere che hai torto quando è così. Ciò implica dimostrare che ti interessa di più imparare e preservare le relazioni che avere “ragione” o dimostrare superiorità intellettuale. »

Così come saper ammettere i propri difetti costituisce un punto di forza, dovremmo riuscire a non vedere come una cosa umiliante il fatto di osservare i nostri limiti, perché tutti li abbiamo, niente di più normale, ma piuttosto a vederlo come un’eleganza dell’anima.

Sì, visto che c’è un’eleganza nelle sfumature, un’eleganza nel sapersi ritrarre e un’eleganza in una certa modestia, forse. Cambia le cose nell’ombra, ma fai davvero la differenza. Lascia che la luce sia una conseguenza inaspettata e non un motore del “mi hai visto”.

Daryl Van Tongeren afferma che quando ci avviciniamo alle cose “con curiosità e umiltà, diventano opportunità per imparare e progredire” e che questo esercizio è difficile da fare quando evolviamo in una società che “premia il fatto di avere ragione e punisce gli errori” e questo in effetti è parte del problema… “Per progredire, dobbiamo ammettere che non lo sappiamo”, aggiunge.

Prima dell’8 aprile non avrei mai immaginato che osservare il Sole scomparire per qualche istante mi avrebbe offerto un insolito esercizio di modestia. Tutte le banalità sono svanite in questo breve lasso di tempo: niente più vip o pseudoprivilegi, niente più certezze o opinioni inutili. Tutto ciò che restava era questo grande legame di meraviglia e questo desiderio di tornare meno “sé” e più “insieme”.

Sia che siamo maestosi come il Sole o discreti come il granello di sabbia, mi dico che la chiave è forse cercare di accettare con umiltà la nostra condizione con i suoi limiti, ma soprattutto la nostra grandezza con i suoi difetti.

E accettare anche, di tanto in tanto, di eclissarsi.

1. Leggi il testo di Daryl Van Tongeren

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Chi è Émilie Bibeau?

  • Émilie Bibeau è un’attrice. Potremmo vederla in particolare in televisione Unità 9 E Brutto tempo.
  • Nel 2020 ha pubblicato la raccolta di cronache Cuore d’epocapubblicato dal cardinale.
  • La serie web Cuore d’epocatratto dal suo libro, è in onda su Tou.tv Extra dal 7 dicembre.

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