Mostra “Leonardo da Vinci e i profumi nel Rinascimento”: il genio toscano torna a Clos Lucé

Mostra “Leonardo da Vinci e i profumi nel Rinascimento”: il genio toscano torna a Clos Lucé
Mostra “Leonardo da Vinci e i profumi nel Rinascimento”: il genio toscano torna a Clos Lucé
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“È anche meglio di una lezione! » dice Théo, 12 anni, con un ampio sorriso. Il suo insegnante di storia aggiunge: “Non sapevo che la madre di Leonardo, Caterina, fosse una schiava venuta dal Caucaso (sarebbe caduto nelle mani dei turchi a Costantinopoli prima di finire nelle galere veneziane) ! » A rivelarlo è Carlo Vecce, geniale biografo, professore all’Università di Napoli, uno dei due curatori della mostra attualmente presentata allo Château du Clos Lucé ad Amboise (Indre-et-Loire), dal titolo “Leonardo da Vinci e profumi nel Rinascimento”, nello stesso luogo in cui il maestro italiano trascorse i suoi ultimi tre anni fino alla morte, avvenuta il 2 maggio 1519.

“Questa è la prima volta al mondo che un lavoro del genere è dedicato all’interesse di Leonardo da Vinci per i profumi. Qui entriamo nel profondo della nostra memoria e del nostro universo sensoriale”, esulta Carlo Vecce. Apprendiamo che ha partecipato alla rivoluzione dei profumi, ha progettato alambicchi e ha reso le tecniche di distillazione più efficienti.

La mostra racconta una storia attraverso una molteplicità di approcci sensoriali: visivo, sonoro e olfattivo. “Abbiamo lavorato con i nasi Givaudan, in particolare Calice Becker, uno degli inventori di adoro di Dior. Hanno interpretato ventotto fragranze rinascimentali, presentate durante il corso», spiega François Saint Bris, presidente di Clos Lucé.

Scopriamo anche due disegni originali di Leonardo da Vinci, tratti dal Codice Atlantico, in prestito dalla Biblioteca Ambrosiana di Milano. La mostra presenta inoltre una sessantina di opere originali provenienti da musei nazionali francesi e italiani e da collezioni d’arte private.

“Leonardo da Vinci e i profumi nel Rinascimento”fino al 15 settembre allo Château du Clos Lucé ad Amboise.

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