“Racconta ciò che non è mai stato detto“, così l’attrice e cantante Camille Lou ci fa venire l’acquolina in bocca prima della messa in onda, lunedì 11 novembre alle 21:10 su TF1, della nuova serie Occhi di gatto con Constance Labbé e Claire Romain. Le persone sopra i 50 anni ricordano il cartone animato Signé Occhi di gatto trasmesso tra il 1983 e il 1985 e che era la variazione della serie manga giapponese Tsukasa Hojo, che ha tenuto d’occhio il suo lavoro durante le riprese, come confida Camille Lou, che interpreta Tamara. Per la cronaca, le tre sorelle Chamade, Cylia, la maggiore, Alexia, la più giovane e Tamara, la più giovane, gestiscono un bar chiamato Cat’s Eyes. Di notte si trasformano in ladri e funamboli per ritrovare le opere d’arte che possedeva il padre, scomparso da diversi anni, per capire cosa gli è successo.
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**Questa serie, trasposta a Parigi, non è quindi un remake, ma un prequel, in cui Camille Lou è irriconoscibile. Anche se l’autrice l’ha incoraggiata a creare il suo personaggio, lei confida che per lei era molto importante assomigliare alla Tamara originale: “Non ne potevo più, mi sono detta: non posso fare altro, ho bisogno della frangia, dei capelli lunghi e neri“Come nei personaggi dei cartoni animati, scopriamo la malizia nei suoi occhi.”Spesso mi viene detto che nella vita le mie espressioni assomigliano a quelle dei personaggi dei cartoni animati. Quindi è un po’ mio malgrado“, confida.
“Mi ritrovo a cantare molto spesso nelle serie che faccio. È piuttosto divertente.”
In questa serie possiamo anche sentirlo eseguire brani di Céline Dion e Jean-Jacques Goldman. “Non mi dà fastidio, mi riporta ai miei primi amori“, assicura.
Sei mesi di preparazione fisica e mentale
Un ruolo che ha richiesto un’enorme preparazione da parte di Camille Lou, poiché la serie è girata in “live action”, in riprese reali. “J“Ho anche fatto un’enorme preparazione sportiva, sei mesi prima di iniziare le riprese, per mettermi in condizioni fisiche e mentali, per essere una ladra_”, spiega l’attrice vestita con un abito di lycra, ha affrontato le lunghe giornate di riprese. acrobazie al freddo, giorno e notte e senza tacchi a spillo, ovviamente,”questo non è possibile perché non è realistico e questo manga doveva essere ancorato alla realtà“.
“È un mix tra Lupin e Robin Hood.”
“È un Lupin un po’ femminile, spiega Camille Lou. C’è qualcosa di Lupin nella forma e di Robin Hood nella sostanza, perché risolve un’ingiustizia“Quindi niente passeggiata nella foresta, ma la serie ci permette anche di scoprire luoghi emblematici della Parigi notturna: Montmartre, il castello di Versailles, il Louvre.”Eravamo soli, soli davanti alla Gioconda, è stata un’esperienza davvero incredibile” e poi la Torre Eiffel di notte: “Non sapevo che la Torre Eiffel si muovesse con il vento, era impressionante“. Un’avventura unica, “momenti che vivi solo una volta“, conclude.