Questa settimana, il mondo dell’arte è in lutto per la morte degli artisti Daniel Spoerri e Louis Cane, rispettivamente figure di spicco del Nuovo Realismo e del movimento Supporti/Superfici. Dall’altra parte della Manica, Sotheby’s ha sorpreso con la vendita record di una tela dipinta da un robot umanoide e l’Ashmolean Museum di Oxford ha acquisito un’opera eccezionale e rarissima del Beato Angelico. Infine, il museo d’Orsay ha aperto due esposizioni tematiche per celebrare l’imminente riapertura della cattedrale di Notre-Dame de Paris.
1. Morte dell’artista Daniel Spoerri, creatore dei “dipinti trappola” e figura di spicco del Nuovo Realismo
Molti di noi lo hanno riscoperto nel 2022, durante la mostra a lui dedicata dal Mamac di Nizza che riunisce più di 300 sue opere. Nato nel 1930 in Romania, figura di spicco del Nuovo Realismo e inventore della Eat-Art, Daniel Spoerri è morto il 6 novembre all’età di 94 anni. “Ha dato energia al mondo dell’arte facendo degli aneddoti e degli scarti della società dei consumi un campo di riflessione per l’arte contemporanea”, ricorda il Centre Pompidou in un comunicato stampa diffuso ieri sera. Il Museo Marmottan Monet di Parigi presenta attualmente uno dei suoi “dipinti trappola” (Tabella n°51968) nella mostra “Trompe-l’oeil”. Nel 2022 l’artista ci ha aperto le porte del suo studio a Vienna.
L’artista Daniel Spoerri è morto il 6 novembre all’età di 94 anni. Nel 2022 apre le porte del suo laboratorio a Vienna a Connaissance des Arts. ©Rita Newman
2. Morte di Louis Cane, artista epicureo e membro fondatore di una delle ultime avanguardie francesi
« Era un “vero pittore”! Un grande pittore! » La galleria Ceysson & Bénétière ha annunciato tramite un post su Instagram la morte dell’artista Louis Cane il 3 novembre, all’età di 80 anni. Membro fondatore del movimento francese Supporti/Superfici alla fine degli anni Sessanta, prosegue la sua ricerca plastica, navigando liberamente tra astrazione e figurazione, dalla pittura alla scultura, rivisitando i grandi classici della storia dell’arte. Nel 2020 l’artista ci ha aperto le porte dei suoi laboratori.
Velocemente… 2/3 di ciascuno, Louis Cane 1966-2016, Galerie Bernard Ceysson
3. Un raro dipinto del Beato Angelico a Oxford
L’Ashmolean Museum di Oxford ha acquisito una rara scena della crocifissione del Beato Angelico (1395-1455) per 4,48 milioni di sterline. L’opera, risalente agli anni Venti del Quattrocento, è una delle prime dell’artista e raffigura Cristo in croce, Maria Maddalena, la Vergine Maria e San Giovanni. L’acquisizione è stata resa possibile grazie al divieto di esportazione emesso dal governo britannico e ad un’intensa campagna di raccolta fondi. Conservata in mani private in Gran Bretagna per 200 anni, questa tavola è stata autenticata come opera del Fratello Angelico solo negli anni ’90 e sarà esposta insieme al trittico del Beato Angelico già presente al museo.
Beato Angelico, Crocifissione con la Vergine, San Giovanni Battista e Maddalena, inizio 1420, tempera su tavola fondo oro, 59,7 x 34,2 cm © 2023 Christie’s Images Limited
4. Il tempo delle cattedrali al Museo d’Orsay
Dal 5 novembre 2024 al 2 marzo 2025, il Museo d’Orsay presenta due mostre eccezionali in occasione dell’imminente riapertura della Cattedrale di Notre-Dame de Paris. Nella sala 69 (livello 2), l’istituzione presenta “Notre-Dame de Paris, un laboratorio per il restauro delle cattedrali” che esplora l’importanza storica e simbolica del restauro dell’edificio religioso. Con più di 30 opere, tra disegni, dipinti e fotografie, il percorso mette in luce l’impatto di questo restauro sulla creazione artistica. Il Gabinetto delle Arti Grafiche (sala 41, livello 5) svela “Disegnare la cattedrale nell’Ottocento”. La mostra riunisce artisti che reinventano il Medioevo, in particolare il designer americano Joseph Pennell.
(A sinistra) Henri Rivière, Da Notre-Dame, tra il 1880 e il 1902, Museo d’Orsay © Adagp, Parigi, 2024 © Museo d’Orsay, Dist. RMN-Grand Palais / Alexis Brandt, (a destra) Joseph Pennell, Notre-Dame de Paris: la guglia vista dalle torri, 1893, Collezione Museo d’Orsay – Dipartimento delle Arti grafiche del Museo del Louvre, Parigi © RMN-Grand Palais (Museo d’Orsay) / Thierry Le Mage
5. La prima opera d’arte di un robot sfonda l’asta
Giovedì 7 novembre Sotheby’s ha venduto per la prima volta nella sua storia un dipinto realizzato dal robot bionico Ai-Da. Messa all’asta per 1,08 milioni di dollari (circa 1,2 milioni di euro) durante una vendita online, l’opera intitolata AI Bene (Dio dell’Intelligenza Artificiale in francese) rappresenta il ritratto del matematico britannico Alan Turing, considerato uno dei pionieri dell’Intelligenza Artificiale. La sua stima è compresa tra 140.000 e 180.000 euro. “ Il prezzo record raggiunto oggi per la prima opera d’arte di un artista robot umanoide messa all’asta segna una pietra miliare nella storia dell’arte moderna e contemporanea e riflette la crescente intersezione tra la tecnologia artistica e il mercato dell’arte globale », spiega la casa d’aste in un comunicato.
L’opera del robot umanoide Ai-Da è stata venduta per 1,08 milioni di dollari. ©Ai-Da Robot Studios