Rabat celebra il cinema d’autore nel segno della sostenibilità

Rabat celebra il cinema d’autore nel segno della sostenibilità
Rabat celebra il cinema d’autore nel segno della sostenibilità
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Rabat accoglie fino al 16 novembre la 29esima edizione del Festival Internazionale dell’ cinema d’autore (FICAR). L’evento adotta lo slogan “7a arte sostenibile”, dimostrando così che anche il cinema e i festival possono svolgere un ruolo protezione dell’ambiente. “Durante questa edizione verranno implementate diverse iniziative ecologiche, come la riduzione dei rifiuti, l’uso di materiali riciclati e scelte eco-responsabili per l’organizzazione”. L’edizione 2024 mette in risalto il cinema giordano per celebrare la ricchezza culturale e cinematografica del mondo arabo. “La ricchezza della cinematografia giordana, attraverso le sue storie toccanti e la sua cultura visiva distintiva, trova naturalmente il suo posto in questa edizione.

In collaborazione con il Royal Commission – Giordaniaoffriamo una selezione di film che rivelano la diversità e la profondità di questo cinema in espansione, intriso di storie sincere e talenti unici”, spiega Malak Dahmouni, direttore artistico della FICAR. Secondo Abdelhaq Mantrach, presidente dell’Associazione per la Cultura e le del Rabat International Festival, il Festival renderà omaggio al cinema palestinese anche proiettando cortometraggi tra cui “From Point Zero” del regista palestinese Rashid Masharawi, in collaborazione con l’ambasciata palestinese a Marocco. Questo film evidenzia l’importanza del cinema palestinese, raccontando storie girate sotto la pressione della guerra in vari formati tra finzione, documentario e reportage. Altro punto forte di questa edizione è la presentazione di diverse anteprime mondiali. In totale, più di 150 produzioni internazionali saranno proiettate a Rabat durante il Festival Internazionale del Cinema d’Autore. Molti di questi film competeranno nella categoria lungometraggi internazionali, nel concorso cortometraggi e per il Premio della Critica.

La selezione del concorso lungometraggi comprende 12 film, tra cui “The Lost Princess” del regista marocchino Hicham Hajji.

La giuria di questo concorso è presieduta dal famoso regista filippino Brillante Mendoza, noto per la sua eccezionale creatività cinematografica e numerosi riconoscimenti internazionali. È supportato dal produttore e distributore marocchino Asma Graimiche, dalla produttrice tunisina Dora Bouchoucha, dal critico cinematografico canadese Michel Coulombe, dal regista indiano Rintu Thomas, dal produttore e regista turco Can Saraçoğlu, dal regista giordano Mohammed Houshki, nonché dal regista La kazaka Gulnara Sarsenova.

La giuria del concorso cortometraggi è composta dal regista giordano Murad Abu Eisheh, dalla regista kazaka Olga Korotko e da Rashid Al Yafi’i, figura emblematica dell’audiovisivo in Oman. Inoltre, il Premio della Critica sarà assegnato a Viera Langerová, membro della Federazione Internazionale della Stampa Cinematografica (FIPRESCI), Ruggero Calich, membro dell’Associazione degli scrittori cinematografici turchi e della FIPRESCI, e il critico marocchino Abdelali Maâzouz.

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