Ideata e prodotta dal peso massimo del botteghino Franck Gastambide, “La Cage”, serie francese sulle MMA, è in onda da venerdì su Netflix, un nuovo passo verso l'apertura al grande pubblico di questo sport tanto spettacolare quanto violento.
“Mi assumo la responsabilità di cercare di garantire che la storia che racconterò piaccia al più vasto pubblico”, ha detto all'AFP Gastambide, un fan di questo sport da combattimento che mescola boxe, pugni e wrestling, precedentemente chiamato combattimento libero o libero -combattimento.
In cinque episodi, “La Cage” racconta l'ascesa di un giovane campione di MMA (arti marziali miste). È interpretato da Melvin Boomer, noto per aver interpretato il rapper JoeyStarr nella serie “The World of Tomorrow”, nel gruppo NTM.
Classica, la storia evoca quella del pugile “Rocky” di Sylvester Stallone, una dichiarata influenza di Gastambide. Quest'ultimo si è ritagliato anche un ruolo di allenatore che ricorda il vecchio allenatore di Rocky, con lo stesso cappello ancora avvitato in testa.
– “Punto di svolta” –
Per Laurent Salvaudon, direttore editoriale di RMC Sport, questa serie segna “un punto di svolta”. “La Francia è stato uno degli ultimi paesi in cui le MMA sono state vietate (è stato legalizzato nel 2020, ndr) ed è il primo a pubblicare una serie Netflix su questo sport”, si entusiasma dell'AFP.
RMC Sport detiene i diritti di trasmissione in Francia dei principali campionati MMA, tra cui il più prestigioso, l'organizzazione americana UFC.
Leader delle piattaforme di streaming, Netflix ha chiaramente messo in atto le risorse per questa versione globale. “La Cage” presenta alcune delle più grandi star delle MMA nei loro ruoli, internazionali (il canadese Georges St-Pierre, l'americano Jon Jones) e francesi (Ciryl Gane).
Gastambide è utilizzato per diffondere i successi nel cinema d'intrattenimento. Dopo milioni di entrate nelle sale con “Les Kaïra” (2012), “Pattaya” (2016) o “Taxi 5” (2018), nel 2023 ha firmato la commedia d'azione “Medellin” per la piattaforma Prime Video, con una distribuzione globale successo in gioco.
La sua “sfida principale” per “The Cage” era mettere in scena i combattimenti in modo realistico. Per questo si è rivolto a consulenti professionisti, il giornalista Antoine Simon e il combattente Taylor Lapilus. Entrambi sono le voci delle MMA in Francia, poiché commentano i combattimenti su RMC Sport. Oltre all'esperienza tecnica che hanno apportato alla serie, interpretano i propri ruoli al suo interno.
– KO e social network –
“Questa serie permette di scoprire questo sport in tutti i suoi aspetti: i combattimenti ma anche tutto ciò che lo circonda, gli allenatori, i dirigenti, i problemi finanziari”, spiega Antoine Simon all'AFP. Un'altra dimensione caratteristica esplorata da “La Cage”: l'importanza dei social network. I combattenti si sfidano a vicenda, addirittura si insultano, e un knockout o uno strangolamento possono diventare virali.
Le reti sono anche al centro della strategia di divulgazione delle MMA in Francia attuata da RMC Sport. Oltre alla trasmissione televisiva a pagamento degli scontri, questo media trasmette gratuitamente estratti o documentari sui suoi vari canali, X, Twitch o YouTube. Hanno milioni di visualizzazioni.
Alla vigilia dell'arrivo di “The Cage” su Netflix, RMC Sport programmerà giovedì alle 21:00 un documentario di 100 minuti sulla storia delle MMA, per evangelizzare ancora di più. Perché, se la copertura mediatica di questo sport in Francia è ancora lontana da quella degli Stati Uniti, le cose stanno cambiando.
Il colosso della produzione audiovisiva Mediawan ha annunciato a metà ottobre una partnership con la lega francese Ares per creare fiction o documentari. Il gruppo M6 sta preparando un reality sulle MMA. E Cédric Doumbè, lottatore tanto talentuoso quanto provocatorio, parteciperà alla quinta stagione del gioco comico su Prime Video, “LOL: chi ride, esce!”.