Un titolo che non potrebbe essere più enigmatico, ma che tuttavia evoca molto bene il tema di un’identità in transizione al centro dei frammenti di memoria riuniti dall’artista non binario Zed Cézard in una raccolta di prosa poetica.
Il tema dell’impermanenza viene presentato attraverso forti riflessioni sull’amore, la morte, l’amicizia, la salute mentale, la percezione del tempo (quello che è passato e l’altro che resta ancorato al presente) e, al centro di questo meccanismo fluttuante, la chiave di volta che costituisce il concetto stesso di identità.
Tra ricordi e riflessioni, l’autore si rivela nudo attraverso frasi sconvolgenti, spesso di sorprendente semplicità: “Un pomeriggio che ci sembrava soffocante, mi chiese di portarlo a fare una passeggiata in un luogo dove passavo spesso. Mentre camminavo verso il mio liceo, mi disse che Nella vita ci sono tre verbi essenziali: avere, apparire ed essere.
E che era passato molto tempo dall’ultima volta che aveva scelto il suo. »
“La transizione è come allontanarsi da tutto tranne te stesso. »
“Mi sento come se fossi dietro le quinte prima di salire sul palco. Pronto a incontrare una persona di cui mi hanno parlato per tutta la vita senza poterla vedere, e che all’improvviso appare come un acquerello privato della troppa acqua. »
Uno sguardo dall’interno alla transizione in cui formale e informale, ragionato ed emotivo si combinano delicatamente.
INFORMAZIONI | Così non sono nessuno: poetica dell’inessere / Zed Cézard. Montreal: Tutto sommato, 2024, 117 p.