Omaggio di Clermontois a Jean-Louis Murat

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JP Nataf durante il concerto tributo a Jean-Louis Murat, alla Coopérative de mai, a Clermont-Ferrand, 25 maggio 2024. THIERRY NICOLAS/LA MONTAGNE/MAXPPP

“Quando a tutta velocità/Gli acquazzoni si precipitano/Cerco il tuo nome/Oh sto morendo ma so/Che tutti i falchi/Sulla mia anima veglieranno…” Cantata in apertura di serata dalla voce suadente di Morgane Imbeaud, la seconda strofa di Col de la Croix-Morand sembra designare tutti coloro che, questo sabato, 25 maggio, hanno scelto di rendere omaggio al suo autore, il musicista Jean-Louis Murat.

Sconvolti, esattamente un anno fa, dalla brutale sorpresa della sua morte, avvenuta per embolia polmonare, all’età di 71 anni, i sostenitori “falchi” – una ventina di musicisti, ma anche uno scrittore, un cineasta… – si sono incontrati a Clermont-Ferrand, su iniziativa della Salle de la Coopérative de Mai, per un concerto tutto esaurito. Chiamato “Keeping You Close”, è stata una celebrazione tanto quanto una terapia di gruppo.

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A pochi chilometri dall’abitazione isolata del dandy contadino, a Douharesse, nel comune di Orcival, e dai paesaggi montani che hanno continuato a irrigare il suo repertorio, l’attuale scena musicale della metropoli dell’Arverne, con i suoi 1.500 posti a sedere, può rivendicare un sentimento di vicinanza. Tanto più che la regia dello spettacolo è stata affidata ad amici intimi, come il “direttore musicale”, Denis Clavaizolle, polistrumentista e compositore associato a una dozzina di album del cantante, dalla metà degli anni ’80 al 2023.

In tutta fretta, il fedele complice struttura un nucleo di strumentisti (lui stesso alle tastiere e alla chitarra; suo figlio Yann Clavaizolle alla batteria; Guillaume Bongiraud al violoncello e al basso), e lancia i suoi inviti. La data non era compatibile con il programma di ammiratori come Benjamin Biolay, Camille o Carla Bruni, “ma la maggior parte delle risposte sono state rapide ed entusiaste”nota il tastierista.

“Professore in malinconia”

Tre libri recentemente pubblicati – Jean-Louis Murat. Il collegamento annullatodi Franck Vergeade (Séguier, 208 pagine, 21 euro), Jean-Louis Murat. I giorni del giaguarodi Pierre Andrieu (Le Boulon, 252 pagine, 34 euro) e Jean-Louis Murat. folla romana, di Antoine Couder (Seveninches/Le Boulon, 126 pagine, 12 euro) – ricordano l’impatto fondamentale che il cantante dark ha avuto sulla scena pop francese. Nonostante l’incerto successo commerciale, Murat fu uno dei primi, insieme ad Alain Bashung, a conciliare la passione per il rock anglosassone e l’esigenza di una scrittura degna dei migliori scrittori francofoni.

«Un po’ come i Velvet Underground, la sua influenza artistica fu inversamente proporzionale al suo successo commerciale, un tempo disco d’oro Cheyenne Autunno [1989] E Il cappotto antipioggia [1991] »analizza, dietro le quinte, il musicista Alex Beaupain, dopo aver eseguito, con Frédéric Lo, delicate versioni di Forte Alamo E Il treno bluentrambi tratti da Dolores (1996).

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