Prodotto in Francia, Le Journal de Mickey compie 90 anni – 19/10/2024 alle 12:50

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Una copia del Diario di Topolino, pubblicato nel 1934, durante una visita agli Archivi Walt Disney, il 20 giugno 2023 a Burbank, California (AFP/Robyn Beck)

“Cocorico!”, strombazza il celebre topo americano in occasione dell’anniversario della sua rivista: festeggia lunedì i 90 anni Le Journal de Mickey, che, contrariamente a quanto spesso si crede, è nata in Francia e non negli Stati Uniti.

“Pochi lo sanno” ma “fa parte del patrimonio francese”, sorride la sua caporedattrice, Edith Rieubon, in un’intervista all’AFP.

Il decano della stampa giovanile francese, Le Journal de Mickey, che esce ogni due settimane, celebra questo anniversario con una tripla pubblicazione.

Dopo il grande formato di metà settembre e poi l’edizione da collezione giovedì, il 23 ottobre uscirà un numero speciale di 300 pagine. In programma: una raccolta dei migliori fumetti della storia del giornale e una retrospettiva delle sue rubriche cult.

Il primo Diario di Topolino uscì il 21 ottobre 1934, due anni dopo una vicina pubblicazione italiana, Topolino. Il famoso topo venne creato nel 1928 da Walt Disney negli Stati Uniti, per il cinema.

Le Journal de Mickey è il figlio di Paul Winkler, francese nato in Ungheria e capo dell’agenzia Opera Mundi. “Si occupava di syndication: comprava fumetti americani negli Stati Uniti, che rivendeva ai quotidiani francesi”, spiega Edith Rieubon.

“C’erano i fumetti Disney e altri, come Pim Pam Poum, continua. Essendo un giornalista, si disse: +Con questi fumetti, ho quello che serve per creare una rivista fantastica+.”

Winkler ha implementato tecniche di marketing innovative e ha distribuito volantini pubblicitari davanti alle scuole. Il primo numero ha venduto 400.000 copie.

“C’era già tutto il DNA del titolo, tutto ciò che la rende una rivista completa: fumetti, giochi ed editoriale” con “una breve intervista all’aviatrice Hélène Boucher”, sottolinea il suo caporedattore.

– Due numero 1 –

Con la seconda guerra mondiale, il Diario di Topolino visse un periodo caotico dal 1940 per poi fermarsi nel 1944. Winkler lo rilanciò nel 1952, partendo dal numero 1.

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Una copia del Diario di Topolino esposta a Parigi, il 26 marzo 2008, prima di un’asta (AFP / FRANCOIS GUILLOT)

«Nel 1934 era un formato tabloid di 8 pagine. Là tornò in formato rivista, con un logo ispirato alle riviste Paris Match e Life», sottolinea Edith Rieubon.

Da allora la sua pubblicazione non è stata interrotta. Morto nel 1982, Paul Winkler pose fine alla sua vita come direttore del quotidiano -Soir.

Nel 2022, Le Journal de Mickey ha rivisto la sua formula per “rafforzare l’editoriale”.

Destinato ai 7 anni in su, propone un quaderno di attività da fare in famiglia con la banda Castors Juniors, notizie culturali o sportive e, ovviamente, fumetti.

Secondo la sua storia, mescola Disney e fumetti esterni: ieri Mandrake o Hägar Dünor, oggi il francese L’école Ducobu o Les Sisters.

Appartiene al gruppo Unique Heritage Media, che pubblica altri titoli su licenza Disney, tra cui Picsou Magazine.

Come tutti i mezzi di stampa, Le Journal de Mickey, che non dispone di una versione digitale, ha sofferto di un’erosione delle vendite.

Secondo l’ACPM (Alliance for Press and Media Figures), ogni numero ha venduto lo scorso anno 57.000 copie a pagamento, rispetto alle 120.000 di dieci anni prima.

“Il messaggio che vorremmo lanciare è che i genitori si rechino ai chioschi e si dicano: ‘Avanti, metto un giornale nelle mani di mio figlio+’, sostiene Edith Rieubon.

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