Le memorie incandescenti di Werner Herzog

Le memorie incandescenti di Werner Herzog
Le memorie incandescenti di Werner Herzog
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CRITICA – Il regista e scrittore pubblica Ciascuno per sé e Dio contro tuttiun nuovo testo tanto barocco quanto mistico che si legge come si guarderebbe uno dei suoi film: con eccitazione, sorpresa e appetito.

Immergendoci nelle memorie di Werner Herzog, cineasta dell’eccesso, famoso per le sue riprese apocalittiche, ci sentiamo costantemente ondeggiare sotto le parole come una piccola fiamma di vivace follia. A 82 anni, il direttore diAguirre, l’ira di Dio (1972) o Fitzcarraldo (1982) pubblicarono un nuovo testo intitolato Ciascuno per sé e Dio contro tutti. Ancora più sorprendente di Il crepuscolo del mondo (2022), il suo lavoro precedente.

Fin dall’inizio Herzog introduce il suo libro con un aneddoto collegato Aguirre, l’ira di Dio. Originariamente il film doveva concludersi con il grido di un pappagallo che ripeteva all’infinito: « Eldorado, eldorado ». Sappiamo che questa spedizione meditativa alla ricerca dell’oro da sogno della città dell’Eldorado, guidata da un allucinato Klaus Kinski, non finisce così.

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