Circa 3.000 persone si sono già registrate come volontari per l’Eurovision Song Contest 2025 a Basilea. Il bando ufficiale di presentazione delle candidature avverrà però solo alla fine dell’anno, precisa Beat Läuchli, responsabile del progetto di Basilea, intervistato martedì da Keystone-ATS.
L’entusiasmo dei basilesi per l’arrivo del più grande concorso musicale del mondo nella città renana il prossimo maggio era già grande prima della decisione della SSR di fine agosto.
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Dopo la scelta di Basilea come città ospitante essa è decuplicata, osserva Beat Läuchli. La facilità nel trovare volontari ne è un segno, secondo lui.
Non ha paura del referendum
Il fatto che l’UDF, partito ultraevangelico poco rappresentato a Basilea, cerchi di raccogliere 2000 firme entro fine ottobre per indire un referendum contro il credito concesso da Basilea Città per il grande evento non sconcerta Beat Läuchli . “Fa parte del sistema di democrazia diretta”, afferma. In caso di votazione, i 37,5 milioni di franchi verranno consegnati ai cittadini il 24 novembre.
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Il 45enne basilese è stato nominato direttore generale del progetto dalle autorità comunali cantonali. La sua compagnia, attiva negli eventi, ha già organizzato i campionati europei di ginnastica nel 2021 a Basilea in piena pandemia e il festival delle arti circensi Young Stage.
Proiezione gigante al Parc St-Jacques
Alla guida di un team di venti persone, ora agisce in collaborazione con la SSR e altri attori coinvolti nell’organizzazione del 69° Eurovision Contest. “Il diavolo è sempre nei dettagli”, confida. Per ora, però, nulla gli ha impedito di dormire.
L'”Arena Plus”, una proiezione gigante prevista nello stadio Parc St-Jacques, a due passi dalla sala St-Jacques dove si svolgerà l’evento, costituisce senza dubbio uno dei pezzi più grandi in termini di organizzazione. Lì si esibiranno anche gli ex partecipanti all’Eurovision. “Le prime idee ci sono”, commenta Beat Läuchli, senza voler spifferare il sacco.
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ats/esercizio