Emmanuel Baud, un artista che non teme il lavoro

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Emmanuel Baud, un artista che non teme il lavoro

Pubblicato oggi alle 12:05

Durante il giorno, Emmanuel Baud lavora al 100% per il Dipartimento Scolastico della Città di Losanna. D’altronde, come artista, non teme le manie di grandezza. Va detto che l’uomo che non sembra perduto tra le altezze della sala Perrier degli architetti di Pont12 a Chavannes-près-Renens, non è proprio nella misura standard. “Potrebbe esserci una causa ed un effetto”, ride.

Ma soprattutto è un mostro di sincerità e creatività, affamato di lavoro, che non ha paura di dirlo, né di elogiare questa virtù… anche artistica. Solo in cifre, contò sei giorni per assemblare 2000 bastoncini di abete rosso lunghi un metro e formare una sfera impossibile di 4,20 metri di diametro e 600 chili di massa.

“Penso che in cinque, dieci minuti ho deciso quale forma avrei fatto. Ma ho sudato duro per scoprire come avrei fatto in modo da avere una vera sfera davanti a noi.

“Abbiamo sudato un po’ sui calcoli, è vero! Ma durante il montaggio, mentre ero dentro, la connessione a questo groviglio anarchico è diventata più neurale. Mi è piaciuto. E ho anche avvertito i miei amici mentre “immergevano” la tela e incollavano le stecche che se avessimo sentito il minimo rumore strano, avremmo dovuto tagliarci”. La poesia ha la meglio e, nella sala Perrier, troneggiano due colossi sferici. O dovremmo dire chimere? Simboli?

Fioriture dalle mille possibilità, queste sfere stimolano i sensi, compreso l’olfatto, con questo legno delle foreste di Baulmes, preparato da un segantino di Fiez, che ne ha preservato i profumi. Guida eloquente ma sottile, Emmanuel Baud si accontenta di delinearne le grandi linee. “Quello che mi piaceva raccontare come storia è quella di due pianeti o due stelle. O forse anche quello dei segni dello zodiaco.

Emmanuel Baud: “Molto tempo fa rimasi affascinato dalla lettura di “Lascaux o la nascita dell’arte” di George Bataille.

Metà reali e metà immaginari, gli animali che giocano sulle pareti portano anche altre ispirazioni. Quelli dei dipinti di Lascaux, gli inizi della rappresentazione, l’origine dell’arte… Ancora una volta, giocoso o generoso, o entrambi, l’artista lascia la scelta attraverso una risposta che non risponde.

“All’inizio avevo pensato di tracciare questi animali direttamente sui muri, ho fatto un tentativo inconcludente. Così ho ripreso l’idea di disegnare su strisce di carta incollate insieme, cosa che avevo già fatto in una mostra a La Pharmacie (ndr: da Valentin a Losanna, inizialmente intrapreso con uno dei suoi amici per trasformarlo in uno spazio artistico).»

Assemblee. I collegamenti. La continuità. La tensione è permanente in questa installazione. Non possiamo dire esposizione perché non espone. Meglio: effimero, invita la mente a vagare, semplicemente, a lasciarla vivere al di fuori di ogni formalismo, catene e altri fini. Sensibili a questa congiunzione dove sculture e disegni, di volta in volta grafici, parietali o fumettistici, intrigano tutti insieme magnetizzati da una dolce selvatichezza. Questa libertà che caratterizza l’artista!

Kirsch a Renens

Nato a Fougerolles, “la capitale del kirsch”, spiega, Emmanuel Baud non ha sempre osato credere a questa concezione “così distante” del suo ambiente familiare. “Ho cominciato tagliando le pietre”, continua, “avevo 20 anni”.

Viaggiò anche, ritornò in Franca Contea su una bicicletta russa comprata in Serbia, visitò diverse biblioteche universitarie, cucì scarpette da ballo per la Royal Academy e per l’Opera di Londra, lavorò nelle distillerie in Australia e in Nuova Zelanda, imparò l’arte arte industriale del legno e… ha studiato Belle Arti a Nancy. “Cinque anni totalmente magici: mi hanno radicato.” Come la Svizzera, radice della nonna friburghese e motore del desiderio di restare da qualche parte. Vive lì da quindici anni.

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Firenze Millioud è entrato nella sezione culturale nel 2011 per passione per gli uomini di cultura, dopo essersi occupato di politica ed economia locale dal 1994. Storica dell’arte, collabora alla redazione di cataloghi di mostre e opere monografiche sugli artisti.Più informazioni

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