Un sopravvissuto al Bataclan e autore di fumetti si è suicidato

Un sopravvissuto al Bataclan e autore di fumetti si è suicidato
Un sopravvissuto al Bataclan e autore di fumetti si è suicidato
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Si è suicidato uno scrittore di fumetti sopravvissuto al Bataclan, Fred Dewilde, che ha raccontato il suo trauma dopo gli attentati del 13 novembre 2015, ha annunciato martedì un’associazione di sopravvissuti a questi attentati.

La morte, avvenuta domenica, è stata annunciata sulla piattaforma X da Life for Paris e confermata all’AFP da uno degli editori di Fred Dewilde, Éditions Belin.

L’associazione ha pubblicato un testo della famiglia di questo padre di tre figli, il quale afferma di aver “terminato la sua vita (…) devastato dalla violenza dei traumi contro i quali ha lottato instancabilmente”.

Questa famiglia accusa “i terroristi” di essere responsabili della sua morte: “Lo hanno ucciso una seconda volta”. Ricorda che Fred Dewilde raccontò la sua storia davanti agli studenti delle scuole medie, per trasmettere “la sua fede nella tolleranza e il suo rifiuto di ogni forma di odio”.

Life for Paris descrive Fred Dewilde come un “pilastro” dell’associazione, che conta 650 membri.

Graphic designer di origine, venuto al concerto degli Eagles of Death Metal per amore del rock, è autore di quattro fumetti, tra il 2016 e il 2022, che testimoniano la sua difficoltà a vivere dopo l’attentato: “My Bataclan”, “Il morso”, “Conversazione con la mia morte” e “La morte agitata”.

Nella prima scriveva: «Il nemico è il fanatismo, è la paura, è la follia che porta alla guerra». Ma anche il suo scoraggiamento quotidiano.

Il 13 novembre 2015, 90 spettatori della sala da concerto parigina furono uccisi da tre jihadisti, mentre altri due commando seminarono morte in altre parti di Parigi e dintorni. In totale, 130 persone sono state uccise in poche ore, negli attacchi più mortali mai commessi in Francia.

Gli avvocati di due sopravvissuti che si sono tolti la vita, rispettivamente nel novembre 2017 e nel novembre 2021, hanno chiesto ai tribunali che il numero delle vittime riconosciute fosse portato a 132.

Anche il procuratore generale del processo 2021-2022 ha affermato, nella sua requisitoria, che gli attentati avevano “provato 132 morti”.

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