Hanno trascorso il fine settimana giocando a Jedi Knights

Hanno trascorso il fine settimana giocando a Jedi Knights
Hanno trascorso il fine settimana giocando a Jedi Knights
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“Che la Forza sia con voi”, dice Obi-Wan Kenobi a una quindicina di giovani Padawan. Jan Fantys ha indossato il suo costume da maestro Jedi per introdurre un gruppo di bambini alla cascata e simulare i movimenti della famosa saga di George Lucas. È stata una delle attività proposte nell’ambito della terza edizione del Laser Saber Open, che si è svolto sabato e domenica presso il centro sportivo Bout-du-Monde.

Finora dedicato solo a una competizione con la spada laser (in realtà di plastica), l’evento ideato da Alexandre Herrou proponeva anche iniziazioni, una gara di cosplay (vestire e interpretare un personaggio), giochi e perfino dimostrazioni: «L’idea era quella di aprirsi di più pubblico, c’era una vera richiesta”, racconta Jan Fantys, maestro di scherma e fondatore della Saber Force Academy. Creata nel 2014, la scuola ha oggi sede a Ginevra, Losanna, Yverdon e Friburgo e conta una cinquantina di praticanti.

Blondi, 30 anni, è studente da un anno: «Essendo tifoso volevo cimentarmi per la parte coreografica», racconta. Mi piace creare combattimenti. Ha comprato la sua sciabola, che assomiglia particolarmente al suono e alla luce, su un sito americano specializzato: “Mi è costata 500 franchi, ma se ne trovano di più basilari per meno di 100 franchi”. Più avanti, allenandosi e “attraversando il laser”, i suoi insegnanti Karine e Froilan dicono di essere “bambini grandi”: “Ci divertiamo, trasmettendo le nostre conoscenze, questa è l’attrazione”. Divertimento certo, ma anche rigore: una cosplayer spiega che per truccarsi ci vogliono “dalle due alle tre ore”.

In totale hanno preso parte all’evento, che ha attirato visitatori di tutte le età, una sessantina di lottatori e una trentina di cosplayer, provenienti dalla Svizzera e dall’estero: «È multigenerazionale», osserva Jan Fantys. Al di là della fantascienza, c’è un aspetto positivo e dei valori che accomunano in questo universo, come la benevolenza e l’altruismo. Nonostante il lato oscuro, la luce trionfa.”

Da trent’anni negli Stati Uniti

I combattimenti con le spade laser esistono da circa trent’anni negli Stati Uniti, afferma Jan Fantys. In Europa sono comparsi per la prima volta in Italia vent’anni fa, per poi arrivare nella Svizzera francese circa dieci anni fa. Ci sono regole come nella scherma: toccare senza essere toccati, per esempio. Vengono assegnati punti: raggiungere un arto vale 1 punto, il busto vale 2 e la testa vale 3. I combattenti possono equipaggiarsi con un casco, guanti da hockey o conchiglie. “Siamo davvero annoiati”, riferisce il maestro di scherma. Ma il pericolo è limitato: le spade sono di plastica e ce la caviamo con i lividi”.

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