Armenia in sintonia con la Francia

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Jaklin Baghdasaryan e Louis Thomas, del duo Ladaniva, a Parigi, 17 aprile 2024.

Per coincidenza, l’incontro con il duo Ladaniva, che rappresenta l’Armenia all’Eurovision, ha avuto luogo in un ristorante della capitale, Yerevan, il 24 aprile. Questo giorno di commemorazione del genocidio armeno tra il 1915 e il 1918 è un giorno festivo e le strade sono piene. Il cantante del gruppo, Jaklin Baghdasaryan, 28 anni, deve farsi un selfie ogni 5 metri. Questo è il destino, nel Paese, di una candidatura all’Eurovision. Il pubblico della competizione, che quest’anno si svolgerà dal 7 all’11 maggio, è stratosferico: secondo il canale pubblico Armenia 1, il 70% degli spettatori di questo piccolo paese di tre milioni di abitanti guarda la finale ogni anno.

Prima di dirigersi a Malmö, in Svezia, dove si svolge la sessantottesima edizione della competizione, Ladaniva si reca sui televisori. Gli armeni non sono mai andati oltre il quarto posto e credono in lui. Il duo ha appena il tempo di suonare. Nel bel mezzo di una sessione di prova abiti, il francese Louis Thomas, un polistrumentista di 38 anni, prende una chitarra. Il suo compagno canticchia, in armeno ma anche in francese. Nessun altro candidato all’Eurovision, a parte Slimane, sarà così francese. Il duo franco-armeno vive attualmente a Lille.

Possiamo aspettarci anche i voti francesi per il titolo che interpreteranno, Jako, soprannome del cantante. Nella competizione, Francia e Armenia hanno sempre potuto contare l’una sull’altra. Alla fine di un anno di relazioni durature tra Yerevan e Parigi, questa edizione non dovrebbe fare eccezione. Dalla riconquista fulminea dell’enclave del Nagorno-Karabakh da parte dell’Azerbaigian nel settembre 2023 e dall’esilio forzato dei suoi centoventimila abitanti, le visite diplomatiche si sono susseguite. Alla fine di febbraio i due paesi hanno addirittura firmato un accordo militare, con in gioco un contratto sugli armamenti.

“Siamo pacifisti”

Queste questioni geopolitiche sono l’unico ambito su cui Ladaniva non osa avventurarsi. Le regole del concorso sono chiare: l’evento deve esserlo “apolitico”. Tuttavia, l’Armenia, in conflitto con il vicino azero da più di trent’anni, ha già deviato da questa regola. Nel 2016, la cantante Iveta Moukoutchian, ad esempio, ha portato sul palco una bandiera separatista del Nagorno-Karabakh. In precedenza, nel 2012, Yerevan aveva rifiutato di inviare un concorrente a Baku, la capitale dell’Azerbaigian dove si tenne l’Eurovision. Nel 2009, la televisione azera è stata multata per aver censurato la performance armena. Quarantatré azeri avevano comunque votato per l’Armenia: tutti sono stati interrogati dalla polizia del loro Paese.

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