Javier Milei plagia “The West Wing” e denuncia l’“agenda sveglia” dell’ONU

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Il presidente argentino Javier Milei durante l’Assemblea generale delle Nazioni Unite a New York il 24 settembre 2024. SPENCER PLATT / IMMAGINI GETTY TRAMITE AFP

“Crediamo nella difesa della vita – quella di tutti –, nella difesa della proprietà – quella di tutti –, nella libertà di espressione – per tutti –, nella libertà di culto – per tutti –, nella libertà di commercio – per tutti – e noi crediamo nel governo limitato – tutti. »

Questa frase e le due successive, pronunciate da Javier Milei al termine del suo primo discorso all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite (ONU) il 24 settembre, non sono passate inosservate ai fan della fortunata serie L’ala ovest (Alla Casa Bianca). Corrispondono, quasi parola per parola, a un estratto di un monologo del personaggio interpretato da Martin Sheen, il presidente Josiah Bartlet, nella quarta stagione della serie americana.

È l’editorialista Carlos Pagni, del quotidiano argentino La nazione, che ha rivelato il plagio, attribuito al potente consigliere per la comunicazione di Javier Milei, Santiago Caputo, fan della serie trasmessa tra il 1999 e il 2006 e che avrebbe visto almeno sette volte.

Aiuola stordita

C’è qualcosa di ironico nella ripetizione quasi letterale di una tirata di questa serie. L’attore Martin Sheen interpreta, ovviamente, un economista esperto, come Javier Milei, ma soprattutto un presidente democratico e progressista, attaccato a valori che preferirebbero essere classificati a sinistra. A differenza di Javier Milei, il cui resto del discorso all’ONU è stato più una diatriba di estrema destra. L’organizzazione, si è infatti pentito davanti ad un pubblico sbalordito, “trasformato in un Leviatano multi-tentacolato”E “governo sovranazionale di burocrati internazionali”.

Per il presidente libertario, ora impone l’ONU, nata per garantire la pace “un orientamento socialista” ai suoi membri. Ha particolarmente castigato l’Agenda 2030 e il patto per il futuro, adottato due giorni prima dall’Assemblea Generale – L’Argentina se ne andò “dissociato”. Quest’ultimo testo afferma “dare nuovo slancio” all’accordo sul clima di Parigi e all’Agenda 2030, un piano d’azione di diciassette “obiettivi di sviluppo sostenibile” approvato nel 2015 dagli Stati membri delle Nazioni Unite. “Fine della povertà”, “salute e benessere”, “istruzione di qualità”, “parità di genere”, “azione per il clima” sono alcuni di questi obiettivi.

«L’agenda si è svegliata»

Aberrazioni per l’estrema destra, che ritiene che si tratti in realtà del progetto di un’élite segreta e potente da imporre “un nuovo ordine mondiale”. Per i teorici della cospirazione, l’obiettivo di ridurre la povertà non è altro che un piano per ridurre la popolazione, promuovendo l’aborto, l’educazione sessuale, la contraccezione, “organizzare” epidemie come quella del coronavirus o dell’HIV, o spargendo pesticidi sulle colture che “femminilizzare” uomini abbassando i livelli di testosterone. Per quanto riguarda l’obiettivo della parità di genere, si tratta, ovviamente, solo di un modo per promuoverlo “Transessualità e pederastia”.

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