Lo scrittore ispano-marocchino Bentría presenta a Madrid la sua opera “Piccola dichiarazione di assenze”.

Lo scrittore ispano-marocchino Bentría presenta a Madrid la sua opera “Piccola dichiarazione di assenze”.
Lo scrittore ispano-marocchino Bentría presenta a Madrid la sua opera “Piccola dichiarazione di assenze”.
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Martedì 8 ottobre 2024 alle 12:19

Madrid – Lo scrittore ispano-marocchino Farid Othman Bentría ha presentato lunedì sera presso il centro culturale Ateneo di Madrid, la sua nuova opera dal titolo “Leve declaración de ausencias (Piccola dichiarazione di assenze).

Moderato dalla giornalista spagnola Laura Piñero alla presenza del direttore dell’Istituto Cervantes, Luis García Montero, l’incontro ha permesso di approfondire i grandi temi dell’opera, in particolare l’identità e la ricerca di sé, con un approfondimento del modo in cui i personaggi oscillano tra presenza e assenza.

Discutendo del processo di creazione del suo romanzo, Bentría ha rivelato che l’idea è nata dalle sue esperienze e dalle osservazioni del mondo che lo circonda, aggiungendo che gli ci sono voluti quattro anni per portare a termine il progetto.

“Il libro è il linguaggio attraverso il quale costruiamo noi stessi; sono gli occhi che raccontano la vita degli altri mentre ripercorrono l’incessante ricerca della propria strada”, ha confidato.

Da parte sua, il signor Montero ha elogiato la capacità di Farid Bentría di sposare poesia e narrazione, offrendo così un’esperienza di lettura che trascende i confini geografici e temporali.

“Sebbene nessuna città sia nominata esplicitamente, gli indizi sparsi nella storia evocano chiaramente Tangeri, una città al crocevia di culture, dove la chiamata alla preghiera risuona insieme a dialoghi multilingue, illustrando una profonda comprensione delle tradizioni arabe ed europee”, ha detto a MAP.

Confermando questa interpretazione, il signor Bentría ha sottolineato: “Tangeri è effettivamente l’ambientazione della storia, anche se non viene mai menzionata per nome. La città incarna questa dualità e questi scambi tra le due sponde del Mediterraneo, che sono al centro del mio racconto”.

Esprimendo il suo orgoglio nel presentare il suo primo romanzo in questo prestigioso centro culturale, il signor Bentría ha anche sottolineato di non aver mai sentito un conflitto di identità, nonostante fosse partito per Granada in giovane età. Le sue radici di Tangeri, profondamente radicate in lui, continuano ad arricchire la sua prospettiva e la sua scrittura.

“Questo forte legame con Tangeri, anche a distanza, mi permette di navigare con calma tra le mie diverse identità e di integrare queste molteplici influenze nella mia opera letteraria”, ha detto.

Nel corso dell’evento, l’autore ha condiviso aneddoti sul suo percorso letterario e ha risposto alle domande del pubblico, innescando un dibattito ricco e vivace sul ruolo della letteratura nel mondo contemporaneo.

La serata si è conclusa con una sessione di autografi, dove lettori di ogni provenienza hanno potuto scambiare qualche parola con lo scrittore, testimoniando il loro entusiasmo e l’impatto positivo di questo incontro.

Questo evento letterario ha celebrato non solo il talento di Farid Othman Bentría, ma anche l’importanza della letteratura come vettore di cultura e dialogo, evidenziando i profondi legami che uniscono le due sponde del Mediterraneo.

Nato nel 1979 a Tangeri in una famiglia orgogliosa della propria interculturalità, Farid Othman Bentría ha studiato scienze politiche e sociologia a Granada. Attualmente è coordinatore della Fondazione Pablo Iglesias (PSOE), membro della sezione letteraria dell’Ateneo di Madrid e segretario generale dell’associazione Ibn Rochd.

Attraverso i suoi scritti e le sue attività culturali, continua a esplorare e celebrare la ricchezza degli scambi interculturali, evidenziando al tempo stesso la letteratura come mezzo privilegiato di dialogo e comprensione tra i popoli.

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