Béatrice Dalle rimpiange solo una delle sue storie d’amore

Béatrice Dalle impone ancora una volta la sua singolarità in “Scomparsa inquietante: Quando appare il bambino”, trasmesso il 7 ottobre su France 2. Con un look ribelle fatto di pelle e tatuaggi, incarna un personaggio con carattere, immagine della propria personalità.

Il tema della violenza contro le donne e i bambini attraversa questa fiction, un argomento che l’attrice 59enne rifiuta sia dentro che fuori dallo schermo. “Per me, se picchi una donna o un bambino, non sei un uomo”, ha confidato durante un’intervista a “Télé-Loisirs”.

Béatrice Dalle affronta con cruda sincerità un’esperienza particolarmente dolorosa del suo passato, di cui aveva già parlato prima. «Ho vissuto questa violenza con il ragazzo che ho sposato in carcere», racconta, precisando che questa è l’unica relazione di cui «si rammarica». La conclusione di questa storia è stata tragica, ma non lascia rimorsi nell’artista. “Si è incasinato alla fine della nostra storia, il che è positivo perché avrebbe fatto del male ad altre donne”, dice.

Quest’uomo è Guénaël Meziani. Un uomo 10 anni più giovane di lei. Si sono conosciuti durante una visita al carcere di Brest (F), mentre lui stava scontando una pena di 12 anni per stupro e rapimento della sua ex compagna. Nonostante lo strano contesto di questo incontro, i due protagonisti si sposarono nel 2005.

Sfortunatamente, l’ha colpita numerose volte dopo il suo rilascio. “Avrei fatto meglio a rompermi una gamba il giorno in cui l’ho incontrato in prigione”, ha dichiarato in un’intervista a “Paris Match”. Il divorzio del 2013 ha segnato la fine definitiva di questo periodo buio.

Vittima o testimone di violenza sessuale?