Le Giornate Musicali d’Autunno si sono concluse in paradiso, a Souvigny

Le Giornate Musicali d’Autunno si sono concluse in paradiso, a Souvigny
Le Giornate Musicali d’Autunno si sono concluse in paradiso, a Souvigny
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Amanti della musica in paradiso, questa domenica, 6 ottobre, con il programma Paradisi gloria del Palais Royal, nella chiesa priorale di Souvigny, per chiudere le XXIV Giornate Musicali d’Autunno organizzate dall’associazione Saint-Marc de Souvigny.

Le XXIV Giornate Musicali d’Autunno si sono concluse con l’apoteosi questa domenica 6 ottobre a Souvigny. Sotto la direzione di Jean-Philippe Sarcos, i musicisti in costume del Palais Royal hanno celebrato la gloria del paradiso, nella chiesa priorale di Saint-Pierre Saint-Paul a Souvigny.

La mamma era in piedi

Il loro programma “Paradisi gloria” (titolo del loro disco), con una versione mozzafiato dello Stabat Mater di Scarlatti, ha trasportato 300 amanti della musica al settimo cielo. Un inno processionale ha preparato gli ascoltatori, perché “dobbiamo entrare in questa eccezionale bellezza promessa nel Paradiso”, ha confidato Jean-Philippe Sarcos, invitandoci a “cercare momenti di grazia”. I compositori italiani del XVII e XVIII secolo mettono il loro virtuosismo al servizio dei moti appassionati del loro animo e, ascoltandoli, pensiamo ai soffitti dipinti di qualche basilica veneziana o milanese.

La musicalità dei pianoforti antichi spiegata da Edna Stern, in recital a Souvigny

Al mattino, presso l’auditorium Saint-Marc de Souvigny, si è svolto il recital mozartiano di Edna Stern, su un pianoforte quadrato Erard del 1801 recentemente restaurato, appartenente a Pierre Dubois, direttore artistico delle Giornate Musicali Autunnali fino al 2020, che ha mantenuto tutte le sue promesse. L’artista seduce con la qualità del suo tocco, ma anche spiegando la diversità dei caratteri della musica del XVIII secolo.

Pianoforte carré

Fantasia e sonata in do minore si susseguono, facendo apprezzare le finezze timbriche dello strumento d’epoca. Bassi suadenti e acuti di porcellana, Edna Stern ha eseguito anche la sonata no 11 in la maggiore. K. 331/300, famosa per la Marcia Turca del suo terzo movimento. Ha concluso il suo recital con un’opera molto più contemporanea: la musica da lei composta. «È una canzone ispirata a un testo della poetessa israeliana Léa Golberg, che parla di creazione e amore», ha confidato.

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Nuova linfa per le Giornate Musicali d’Autunno

Il giorno prima, sabato sera al teatro Moulins, Jérôme Correas e i suoi Paladins avevano organizzato l’incontro tra Henry Purcell, compositore inglese del XVII secolo, e i Beatles, non potevamo che osare gli amanti della musica classica, i Beatles, sempre alla ricerca di nuovi suoni, seguaci del clavicembalo o del sitar, apparvero così come eredi di Purcell. Quando Michelle O Perché rispondere a Musica per un po’ O Dolce delizia d’amore.

Pasquale Larcher

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