Domenica 28 aprile 2024, la seconda Folies de Saint-Gravé (Morbihan), organizzata dai Gravoches, ha occupato un vasto spazio tra il prato e la sala polivalente.
Ad accogliere il pubblico erano presenti più di trenta stand di artigiani, creatori e produttori locali. Li scegliamo in un raggio da 30 a 50 km intorno a Saint-Gravé
, ricorda Yannick, dell’associazione. Una scelta delicata per offrire rinnovamento e risalto quelli che si sono appena sistemati”.
Questa diversità è apprezzata dal pubblico che la trova articoli davvero di qualità
ma anche scoprire nuovi artigiani.
Ceramiche, gioielli, tessuti, cianotipi, disegni e carte… era presente un’ampia scelta di artigiani.
L’arte non è stata assente all’evento con le sculture di alberi realizzate con materiali riciclati di Corinne Pousse, o le sculture di animali di Corinne Fillion, appena installate in città.
Un aiuto per le associazioni locali
Per quanto riguarda l’intrattenimento, il pubblico ha potuto assistere ad una dimostrazione di fabbro e alla creazione di una scultura di lontra viva. È destinato ad un giro alla scoperta della città, sarà collocato in una zona umida
sottolinea Yves Huguel, deputato alla Cultura.
Un programma musicale continuo ha scandito la giornata. Tra i gruppi ascoltati: il duo Laisse de mer, il violinista Loumi e la sua ribecca, o anche Les Gardons de R’don e il coro Au gré des voix. Les Folies è anche l’occasione per dare una mano alle associazioni locali
, ricorda Aurélie Langlois, presidente di Gravoches. Nasce così la futura Casa per assistenti d’infanzia, Rêve d’enfant, di cui i lavori inizieranno a settembre
o l’associazione Les Bons Toys de Peillac, che promuove campagne per dare una seconda vita a giocattoli e peluche
avevano un posto tutto loro.
Quest’anno è stato fatto un grande sforzo sul versante della ristorazione, con la presenza di Camille Diedler di Carentoir, che si lancia nel la cucina viaggiante per eventi”,
con Le Coin Perdu. Offro gyros, panini greci con carne di maiale allo spiedo.
Da degustare anche i prodotti locali.
La diversità e la ricchezza dell’offerta hanno trattenuto a lungo il pubblico, che durante i pochi acquazzoni ha potuto facilmente trovare riparo sotto le numerose tettoie.