Organizzazione della biennale 2024: il grande flop

Organizzazione della biennale 2024: il grande flop
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Inizialmente prevista dal 15 maggio al 15 giugno, la quindicesima edizione della Biennale d’Arte Africana Contemporanea è stata rinviata dal 7 novembre al 7 dicembre 2024. Si stimano i danni a diversi “centinaia di milioni dei nostri franchi”l’artista visivo Serigne Ndiaye, anche lui ex commissario della DAK’ART, tuttavia, lo giudica “la decisione presa dalle nuove autorità è normale”.

A sole due settimane dall’inizio della quindicesima edizione della Biennale d’Arte Africana Contemporanea (Dak’Art), grande evento internazionale, le nuove autorità culturali hanno deciso diversamente. Con un comunicato stampa del 25 aprile 2024 lo hanno rinviato dal 7 novembre al 7 dicembre 2024. Motivo sufficiente per sollevare molte domande tra gli attori culturali e gli appassionati di cultura.. Lo sottolinea infatti Serigne Ndiaye, artista visiva, già curatrice di DAK’ART che nonostante un budget di 1 miliardo di franchi CFA, “nulla è stato messo in atto materialmente e finanziariamente dagli organizzatori che sono il Ministero della Cultura (sotto la direzione di Aliou Sow) e il segretariato generale della biennale. Tuttavia, sottolinea, “gli organizzatori hanno avuto due anni per preparare questo evento internazionale”.

Si rammarica anche di “sgomento” artisti da avere “ha preso degli impegni rinunciando a tante cose”.Ecco come stanno le cose “la prenotazione delle camere d’albergo, la preparazione dei cataloghi, la loro promozione (Chi) costato centinaia di milioni di franchi CFA. E tutto questo senza dimenticare l’affitto dei locali, gli sponsor, tra gli altri”.

Contattata, la segreteria generale ci ha rinviato al comunicato stampa ufficiale del rinvio della Biennale. D’altronde, secondo una fonte vicina all’autorità di vigilanza, l’organizzazione della Biennale 2024 tra maggio e giugno sarebbe messa a rischio, visti i tempi assegnati alle nuove autorità che avrebbero bisogno di maggiore visibilità sulla Biennale, di cui l’edizione precedente è carica di impegni. lacune. Basta chiedersi se “Le nuove autorità non abbiano rinviato DAK’ART per organizzare un’ampia consultazione con i professionisti dell’arte per partire con il piede giusto”.

Inizialmente sostenuto dalla comunità delle arti visive e organizzato dallo Stato del Senegal dal 1992, DAK’ART si è affermato negli anni come un evento panafricano di respiro internazionale dedicato all’arte contemporanea. La Biennale di Dakar accoglie artisti provenienti dall’Africa, ma anche da altre parti del mondo. Obiettivo della manifestazione è sostenere e incentivare la creatività, la promozione e la diffusione delle arti visive. La Biennale promuove inoltre gli artisti visivi africani sulla scena internazionale e incoraggia il rafforzamento della presenza dell’arte contemporanea africana sul mercato.

LAMINE DIEDHIOU

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