Marine Lrouille vittima di molestie in ospedale: “Mi pento di non aver detto nulla”

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Da quando la professoressa Karine Lacombe ha puntato il dito contro il famoso medico d’urgenza francese Patrick Pelloux, definendolo apertamente un “predatore sessuale”, i social network sono in subbuglio con una valanga di testimonianze che denunciano molestie in ambito ospedaliero.

In un video condiviso su Instagram questa settimana, Marine Ltemporel ha voluto ringraziare «gli operatori sanitari, compresi i medici, che testimoniano ciò che accade nei corridoi dell’ospedale». Ha poi rivelato di aver “purtroppo pagato il prezzo” della violenza sessista. “Ricordo uno stage particolarmente faticoso. Era uno stage chirurgico in cui ero una delle poche donne. Ero molto giovane, ero già stata eletta Miss Francia», ha spiegato.

“Sono stato trattato con dozzine e dozzine di battute sporche, sporche, domande sulla mia privacy, mani vaganti e comportamenti davvero inappropriati.”

Marine Ltemporel “si rammarica di non aver detto nulla”, né di “sapere cosa fare”. “Ero giovane ed è vero che la gente diceva che bisognava accettare questi comportamenti abituali, normali, attribuiti agli ex medici della vecchia generazione”, ha aggiunto, prima di precisare: “E soprattutto, che non bisogna fare scalpore in ospedale, se volevi che il tuo tirocinio fosse convalidato.”

Conclude il suo video invitando i colleghi a rompere il silenzio e denunciare questo tipo di comportamenti. “Oggi sì, dobbiamo parlare, parlare di quello che è successo prima e di quello che sta succedendo ancora adesso. Parlatene con chi vi circonda, con i vostri superiori e tutti insieme, così riusciremo a far sì che le cose succedano”.

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