I narratori marocchini e britannici rivisitano la storia condivisa e le reciproche influenze tra i due Regni

I narratori marocchini e britannici rivisitano la storia condivisa e le reciproche influenze tra i due Regni
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Narratori marocchini e britannici si sono incontrati sabato al centro culturale Les Etoiles di Jemaâ El Fna a Marrakech, per lo spettacolo “Da Marrakech a Manchester: storie di commercianti”, con l’obiettivo di far luce sulla storia condivisa e sulle reciproche influenze tra i due Regni, attraverso racconti di mercanti, commerci e scambi culturali.

Avviato dall’Unione dei Narratori per l’Innovazione Culturale e l’Arte del Racconto, questo evento culturale fa parte dell’evento “Marrakech, Capitale della Cultura nel Mondo Islamico per l’anno 2024”, posto sotto l’Alto Patronato di Sua Maestà il Re Mohammed VI , e organizzato dal Ministero della Gioventù, della Cultura e della Comunicazione, in collaborazione con l’Organizzazione islamica per l’educazione, la scienza e la cultura (ICESCO) e il Consiglio municipale di Marrakech.

Durante questa seconda serata, talentuosi narratori marocchini e britannici come Zouhair Khaznaoui, John Row, Hanae Korchia, Sef Townsend, Daniel K. Alastair e Karim Alami, hanno trasportato il pubblico alla scoperta della storia comune del Regno del Marocco e del Regno Unito, attraverso racconti di commercianti e commerci, che hanno riportato i partecipanti ai tempi del sultano Ahmed Al-Mansour ad-Dahbi e della regina Elisabetta I.

I narratori tentarono di rivelare aspetti poco conosciuti della vita dei mercanti che attraversavano confini, scambiavano merci, stringevano affari e creavano legami, soprattutto perché le loro storie rivelavano una rete di relazioni e scambi che formavano il tessuto di entrambe le società.

In una dichiarazione al MAP, il presidente dell’Unione dei Narratori per l’Innovazione Culturale e l’Arte del Raccontare, Zouhair Khaznaoui, ha sottolineato che il tema scelto per questo evento artistico evidenzia le relazioni storiche tra il Regno del Marocco e il Regno Unito, che hanno rafforzato sotto il regno della regina Elisabetta I e del sultano marocchino Ahmed Al Mansour, sottolineando che “Storie di mercanti” è più di un semplice intrattenimento, costituisce un faro di diplomazia culturale e arricchimento storico e mira a promuovere una comprensione più profonda del passato comune che collega Marocco e Regno Unito.

“Abbiamo cercato di invitare narratori britannici e marocchini, che siano consapevoli delle relazioni storiche tra i due paesi”, ha aggiunto, sottolineando che questa relazione storica tra i due paesi è ancora oggetto di studi, ricerche ed esplorazioni storiche.
In questo contesto, ha spiegato che la scelta di Manchester deriva dal fatto che questa città inglese ha mantenuto un forte rapporto commerciale con Marrakech, e molti commercianti delle due città effettuano viaggi commerciali da secoli.

In una dichiarazione simile, il narratore britannico Sef Townsend ha espresso la sua gioia di essere a Marrakech e di partecipare alle celebrazioni organizzate in occasione della scelta di Marrakech come capitale della cultura nel mondo islamico nel 2024, sottolineando che questo evento artistico incarna la forte legami che uniscono il Marocco e il Regno Unito e mette in evidenza le forti relazioni e la convivenza tra i due paesi da secoli.

Il signor Townsend ha spiegato che la sua storia, presentata nello spettacolo, racconta la storia di una giovane ragazza di Marrakech chiamata “Maryam”, che arrivò in Gran Bretagna circa 500 anni fa e riuscì ad integrarsi nonostante molti vincoli. Questa giovane ragazza rimarrà sempre legata alla sua terra natale nonostante la distanza. Questo racconto incarna i valori di convivenza che uniscono le persone dei due paesi.

Questo spettacolo fa parte dell’evento “Tales Across Borders”, una serie di spettacoli di narrazione che si svolgeranno nel 2024 a Marrakech, in parallelo con l’evento “Marrakech, capitale della cultura nel mondo islamico per l’anno 2024”.

Ogni mese, la città ocra accoglie narratori di fama mondiale provenienti da una diversa regione del globo. Questi narratori mirano a esplorare le ricche tradizioni narrative dell’Africa, in particolare del Marocco, e a condividere le storie delle proprie culture.

Secondo i suoi promotori, “Tales across Borders” mira a rendere Marrakech la capitale mondiale e il cuore della narrazione, a far rivivere l’arte della narrazione come patrimonio immateriale e renderla accessibile a tutti e a promuovere i narratori marocchini sulla scena internazionale collegarli ad un’ampia rete internazionale.

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